Stop al deficit di Adele Libero
Stamattina arriverà dall’UE l’attesa conferma di stop alla procedura
di infrazione avviata nel 2009 contro l’Italia in relazione all’eccessivo
rapporto deficit/PIL (uno dei parametri che deve essere rispettato per essere un paese Euro).
Ben ricordiamo tutti i sacrifici imposti dallo scorso governo per
rientrare nel parametro del 3%, i “compiti a casa”, che diligentemente abbiamo fatto, pagando più tasse e vedendo ridurre sprechi, ma anche servizi e vedendo rivoluzionare i percorsi pensionistici.
Allora c’è di che rallegrarsi ? Forse. Siamo di nuovo tra i Big europei, tra i
paesi “virtuosi”, anche se le agenzie per ora non rivedranno al rialzo
il nostro rating e difficilmente riusciremo a liberare subito risorse per
avviare nuovi investimenti per rilanciare l’economia.
Dunque qualche beneficio concreto potrà venire all’atteso ribasso dei
tassi di interesse per lo Stato italiano, che deve rifinanziare, non
dimentichiamolo, ogni anno migliaia di miliardi di euro per rinnovare i bond statali. E solo dal 2014, se l’UE sarà d’accordo, potremo attuare un percorso di nuovi finanziamenti all’economia.
Insomma, restare nell’UE è sempre più difficile. Stranamente ho l’impressione
che per l’Europa i paesi siano come scolaretti: basta che imparino bene la
lezione, anche se il loro grembiule è sempre più stracciato e l’allievo sta
sempre peggio.
………
This morning will come from the EU the confirmation of the stop to the
breach proceedings initiated in 2009 against Italy in relation to the
excessive deficit / GDP ratio (one of the parameters that must be
respected for being a Euro country).
We all do remember the sacrifices imposed by the previous government to
fall within the parameter of 3%, the “homework”, which we have
done diligently, paying more taxes and reducing wastes, but also services and seeing a revolution in the field of pensions.
Then can we feel happy? Maybe. We’re back among the big European
countries, among the “virtuous”, even if the agencies will not review
upside our rating and hardly will be able to immediately free resources to undertake new investments to boost the economy.
So some real benefit will come to the expected fall in interest rates
for the Italian State, which must refinance, do not forget, every year
thousands of billions of Euros to renew government bonds. And only in 2014, if EU will agree, we will implement a path of new loans to the economy.
Therefore, to remain in the EU is increasingly difficult. Strangely, I
have the impression that for Europe the countries are like schoolboys: just
learn their lessons well, although their apron is more and more ragged and
the student is getting worse
Grande Adele!!!! Con le tue spiegazioni capisco anche io che sono proprio negata per quanto riguarda l’economia…….
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