La focaccia…

focaccia da pugliainesclusiva.

“…per rosolare Giovanni a puntino vado giù di focaccia. La focaccia dalle parti nostre è una faccenda seria, ha quasi il valore di una madeleine proustiana, ci basta l’odore certe volte per essere felici. Va da sé che ogni famiglia c’ha ben riposta nel cassetto della credenza la ricetta sua e che di varianti ce ne sono tante, e per tutti i gusti. Di semola, di mezza semola, di patate, integrale, di grano arso. Alla barese, alla molese, altamurana, aperta, chiusa, a libro, di San Michele. E poi ancora alta, bassa, schiacciata, farcita. Potrei continuare all’infinito ed mai nessuna che riesca uguale all’altra. Perché una focaccia è un’opera d’arte e per essere definita tale dev’essere impastata ad occhio, con un’esperienza che solo il tempo può regalare. E non lo dico per vantarmi ma la focaccia come viene a me non viene a nessuno. Provare per credere. E quando Giovanni l’assaggerà sarà come assaggiare il corpo morbido mio.
Cucino per sei o sette ore di seguito una sequenza infinita di piatti locali e a tradizione familiare. Tutti preparati con passione e dedizione totale, pensando a lui soltanto. Perché cucinare è come fare l’amore. O ci si lascia andare completamente o è meglio lasciar perdere…” da pag 138 di “Uva noir” di Gabriella Genisi – Sonzogno 2012