Solo le montagne non si incontrano mai di Laura Boldrini – Rizzoli 2012, recensione di Daniela Domenici

solo le montagne non si incontrano mai

Quando Laura Boldrini è stata eletta Presidente della Camera ho gioito non solo perché donna ma, soprattutto, per il suo ventennale e variegato impegno in campo umanitario in varie parti del pianeta.

Non sapevo che avesse già scritto due libri, il primo nel 2010 dal titolo ”Tutti indietro” e il secondo è questo “Solo le montagne non si incontrano mai” che mi ha appassionato non solo per la commovente storia narrata con “incursioni” e digressioni della Boldrini nella sua vita personale ma anche per il suo avvincente e perfetto (e qui parla la correttrice di bozze ed editor) stile di scrittura .

Il sottotitolo del libro è “Storia di Murayo e dei suoi due padri”: la Boldrini ci racconta, infatti, la storia di questa adolescente di origine somala poi adottata da una coppia siciliana, di Piazza Armerina, che ha notizie, dopo tanti anni di silenzio, grazie alla trasmissione “Chi l’ha visto?” del suo padre naturale che decide di rivedere, dopo varie vicissitudini e incertezze, grazie all’aiuto fondamentale di Laura che l’accompagna, vive le sue stesse, intense emozioni che le danno l’opportunità di ripensare alla sua famiglia d’origine e alle sue dinamiche d’amore.

Dalla seconda di copertina: “…è l’incredibile storia di una ragazza che intraprende il viaggio più importante della vita per ritrovare la famiglia. Una vicenda segnata da situazioni imprevedibili e coincidenze fatali che travolgono anche tutte le persone a lei vicine. ..Laura Boldrini…racconta con grande coinvolgimento come una perdita possa trasformarsi in una conquista. Perché oggi Murayo non è più divisa tra due padri ma unita a tutte e due”: grazie, Presidente, per averci aperto il suo cuore nel raccontarci la storia vera di Murayo e dei suoi due padri.