Ciao prof, io non ce la faccio senza di te…di Daniela Domenici

ciao prof

Poco fa mi ha chiamato al cellulare, per la seconda volta nel giro di tre giorni, un’allieva della prima media in cui sono stata insegnante di sostegno (per la prima volta nella mia vita…:-) nello scorso anno scolastico per sei mesi; lei faceva parte del gruppetto di ragazzi e ragazze che usciva dalla classe con me, ognuno per ragioni diverse, per essere aiutati e sostenuti; lei, in particolare, perché di nazionalità, lingua e religione diverse e, per colpa di questo, anche di una timidezza quasi patologica (che rasentava il mutismo) con il collega di lettere mentre con me si scioglieva come neve al sole.

Le avevo promesso, durante la telefonata precedente, che sarei andata a trovarli una mattina non appena avessi saputo il mio “destino scolastico” di quest’anno e l’altro ieri mi hanno assegnato la supplenza al liceo classico ma a lei non l’avevo ancora detto e quindi aveva la speranza, nascosta nel cuore, che tornassi nella loro classe per continuare il percorso di sostegno dell’anno scorso…

Poco fa mi ha detto “Ciao prof, come stai?” e poi “…io non ce la faccio senza di te…”: mi sono sentita sciogliere dentro, commossa, e le ho promesso, questa volta seriamente, che il giorno libero, che mi hanno assegnato nella nuova scuola, della prossima settimana andrò davvero a trovarla; mi sono sentita divisa dentro pensando, senza alcuna falsa modestia, a quanto sia stato utile, bello e necessario il mio ruolo con loro l’anno scorso e a come faranno, lei e gli altri del mio gruppetto, a fronteggiare le difficoltà della seconda media, la più difficile delle tre classi, e a come vorrei essere di nuovo con loro pur amando già profondamente questa mia nuova esperienza al liceo…