“Mi porti al campo rom…un anno dopo” di Daniela Domenici
Poco più di un anno fa mentre insegnavo inglese in una scuola media e scrissi il seguente post
https://danielaedintorni.com/2012/10/20/mi-porti-al-campo-rom/
quest’anno, come qualcun* di voi sa, non sono docente d’inglese ma di sostegno in un’altra scuola media vicina a quella dell’anno scorso, stesso quartiere e stessa situazione per quel che riguarda questi bambini che sono quasi equamente suddivisi nei due istituti comprensivi con le problematiche che ne conseguono.
Fortunatamente entrambe le scuole sono dirette da due presidi che amo definire “illuminati” per come hanno saputo creare un ambiente accogliente sia verso i suddetti bambini che verso quelli diversamente abili che sono davvero tanti.
Questo incipit per raccontarvi la mia giornata di ieri (ma che è simile a molte altre da quando ho il piacere di insegnare lì).
E’ capitato che alle prime due ore mi sia offerta, per un disguido d’orario, di prendermi cura di due alunni, uno di etnia macedone, l’altra serba, entrambi del campo rom.
E’ stato, per me, un arricchimento incredibile ascoltare da loro usanze e costumi del popolo rom sia per quel che riguarda la lingua che la religione che tanto altro. A un certo punto il bimbo macedone mi dice :”prof, mi ricordo quando lei è venuta l’anno scorso al campo…quel bambino con cui ha parlato ero io…” e io: “scusami se non ti ho riconosciuto, sei così cambiato…” e poi aggiungo: “mi piacerebbe tornarci ma questa volta vorrei entrare e visitarlo e capirne di più, pensi che sia possibile? vorrei scrivere un reportage…” e lui: “con piacere prof. Le farò io da guida, le farò vedere anche la moschea…” e io: “ma avete anche la moschea al campo?” e lui: “certo prof”. E così ora deciderò quale pomeriggio andare e mi farò guidare da questo dolcissimo bambino che mi ha affascinato per il suo equilibrio e la sua maturità.
Dopo poco tempo, in piscina, mi è capitato di scambiare qualche parola con altri tre bambini della nostra scuola; guarda caso erano una bambina moldava, una kosovara e un bambino di padre egiziano. Anche in quel caso quanto arricchimento per me ascoltare le gocce di cultura sulla loro terra e la loro lingua; ho così imparato, per esempio, che la lingua moldava è molto simile a quella rumena ed entrambe a quella rom.
Queste sì che sono belle esperienze.
"Mi piace""Mi piace"
🙂
"Mi piace""Mi piace"
Dai facci questo reportage !!
"Mi piace""Mi piace"
prestissimo 🙂
"Mi piace""Mi piace"