Khadra X. Ismail Yonis, la prima sindaca del Somaliland, di Ahmed Ali, da me tradotto e rielaborato

Khadra_Yonis

Quando nel 1887 Susanna Madora, più nota come Dora, fu eletta come sindaca di Argonia nel Kansas il Somaliland faceva ancora parte dell’impero coloniale britannico, il più potente.

http://it.wikipedia.org/wiki/Somaliland

Dora era un’attivista politica e divenne la prima donna eletta sindaca e la prima donna eletta in qualunque ufficio politico negli Stati Uniti.

Khadra X. Ismail Yonis,  meglio nota come Khadra X. Gaydh, è appena diventata la prima sindaca del Somaliland ma sembra già rilassata nel suo ruolo pioneristico poiché va in giro nella sua comunità con il tradizionale splendido dirac somalo, un morbido abito leggero, e uno “shalmad” color porpora.

“Sarà una buona leader proprio come suo padre che è stato un uomo d’affari di successo” dichiara Hussein Warsame, un uomo anziano che indossa la tradizionale veste bianca “galabiyah” e che ha voluto a tutti i costi scendere dal suo asino per salutare la nuova sindaca “e inoltre c’è una donna al potere in Germania” ha aggiunto con un sorriso.

Il Somaliland era in coma colonial in questa era buia e non era conosciuto nel mondo al di là della pensiola Arabica. Khadra, una consigliera e attivista politica di 46 anni, ha votato contro il precedente sindaco per diventare la sindaca di una società a predominanza maschile nella città di Gabiley nel Somaliland occidentale.

Il precedente sindaco era accusato di essere coinvolto in pratiche di corruzione e di appropriazione indebita a livello locale.

Khadra si è unita al partito Kulmiye al governo del president Ahmed Silanyo nel 2002 durante le locali elezioni governative.

Khadra ammette che le cose stanno lentamente muovendosi per le donne nella società dominata dagli uomini: “Sono la prima sindaca ma credo che ce ne saranno altre” ha detto indicando un gruppo di ragazze intorno a lei.

“Mio padre aveva un seggio al parlamento in questo distretto nel 1969, io sono nata in questa regione. Non sono stata paracadutata da chissà dove” ha detto Khadra. Ha ammesso, comunque, di essere stata sostenuta più dalla generazione più giovane che da quella più anziana di questa città di 30.000 abitanti.

La sua elezione ha sicuramente scosso le norme del Somaliland dove le donne stanno molto dietro agli uomini in politica. Sebbene il Somaliland sia la prima nazione musulmana conservatrice a tenere delle elezioni libere, trasparenti e leali negli ultimi 20 anni il progresso delle donne nella sfera pubblica è stato lento nei decenni.

Il concetto di democrazia in Somaliland avrà un significato vero e dinamico solo quando le politiche e le legislazioni nazionali saranno decise congiuntamente da uomini e donne con uguale attenzione agli interessi e alle attitudini di entrambe le parti della popolazione.

Ci sono soltanto 3 donne tra i 155 membri del parlamento del Somaliland, una è stata eletta, le altre due per decreto presidenziale. Come donna e come musulmana Khadra dovrà fronteggiare grandi sfide lungo la sua strada nella politica di orientamento maschile del Somaliland, una nazione dominata da musulmani sunniti.

Khadra ha già intrapreso alcune drastiche azioni, ha fatto mettere una nuova copertura alla danneggiate strade pavimentate della città. Ha fatto costruire nuovi uffici per il consiglio che prima aveva solo un ufficio e una sala riunioni.

Il ruolo di Khadra e è stato salutato come un successo da importanti commentatori politici locali e il suo “rate” è ora a uno stupefacente 72%.

(Ahmed Ali is a freelance writer and a political activist)

http://www.hiiraan.com/op4/2011/sept/20349/somaliland_s_first_female_mayor_hailed_as_success.aspx