Vera Baboun, prima sindaca di Betlemme, da me tradotto e rielaborato

vera baboun

Vera George Mousa Baboun (Arabic: فيرا جورج موسى بابون), nata il 6 ottobre 1964, è una politica palestinese ed è la prima sindaca di Betlemme.

La Baboun ha una laurea in letteratura afro-americana. Prima dell’elezione era preside della Roman Catholic High School a Beit Sahour e “lecturer” di letteratura inglese all’univesità di Betlemme dove era la responsabile degli affari degli studenti. Era inoltre presidente del “Board of Directors for Guidance and Training Centre for Family and Children” così come una ricercatrice di studi di genere sul ruolo della tecnologia informatica per l’autonomia delle donne nel mondo arabo. Al momento della candidatura era una candidata Ph.D nella letteratura delle donne arabo-americane.

La Baboun è madre di cinque figli ed è una cristiana araba.

La Baboun ha capeggiato il blocco “Independence and Development” composto da 12 musulmani e cristiani nel movimento Fatah in una campagna per migliorare i servizi e promuovere il potenziale turistico di Betlemme. Il suo blocco è stato generalmente descritto come professionale e tecnocrate da Al-Ghad.

Pochi si aspettavano che la Baboun vincesse. Era in lizza contro candidati uomini ben conosciuti così come contro persone supportate da islamisti e palestinesi di sinistra.

Fino al 12 ottobre 2012 Fatah era in testa agli exit poll, secondo il centro di ricerca AWRAD, con il 49%.

Il suo blocco ha vinto le elezioni del 20 ottobre 2012 e la Baboun è stata ufficialmente scelta come sindaca, in una sessione chiusa del consiglio municipale di Betlemme, dai nove membri consiglieri del suo blocco che erano stati eletti popolarmente. I suoi oppositori hanno ottenuto sei posti nel consiglio.

Come sindaca la Baboun governa una città col più alto tasso di disoccupazione secondo la West Bank. Betlemme ha avuto un cambio demografico dovuto a un viavai della popolazione cristiana.

Lei cita la presenza della barriera della Israeli West Bank come ostacolo alla crescita perché restringe il movimento di persone, idee e merci.

Di Betlemme dice: “Siamo una città strangolata senza alcuno spazio di espansione dovuto agli insediamenti e al muro”.

La Baboun spera di riuscire a fermare il flusso di emigrazione creando opportunità di lavoro per i giovani. Spera anche di ottenere nuovamente il sostegno internazionale perso quando Hamas era al potere.

Da WIKIPEDIA