“Down” di Adele Libero
Sei il figlio che volevo,
unico, speciale,
un dono divino,
la mia stella più astrale.
…
Ti dicono “diverso”,
disabile, anormale,
ma leggo nei tuoi occhi
una vita da strafare.
…
Un cuore innamorato,
che sa ridere, baciare,
le braccia forti e lunghe,
che mi sanno abbracciare.
…
Gli occhi pieni di sole,
che pianger non san fare,
la mente con farfalle
che vogliono volare.
…
Sei il figlio che volevo,
ti voglio solo amare.

Splendida
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