“Tante donne” di Vittoria De Marco Veneziano, Erga edizioni, recensione di Daniela Domenici
Un saggio, anzi, come viene definito in seconda di copertina, “un florilegio personale, ricercato e appassionato di figure femminili che hanno fatto la storia contribuendo, ognuna a proprio modo e con i propri particolari talenti, a rendere il mondo un luogo comunque migliore” e che si legge tutto d’un fiato, credetemi.
Questo è “Tante donne”, terza opera della scrittrice, di origine milazzese ma siracusana d’adozione, Vittoria De Marco Veneziano che, arricchito dalle tante citazioni, molto ben documentate, riesce con uno stile narrativo scorrevole e piacevolissimo a farci entrare “dentro” ognuna di queste “tante donne” da lei scelte con le motivazioni che lei stessa dichiara nella sua introduzione: “questo libro vuole essere un tributo all’infinità del loro talento, un riconoscimento alla loro intelligenza. Un’opera che dedico alle nuove generazioni affinché siano consapevoli dei contributi essenziali apportati dall’altra metà del cielo perché per vivere l’oggi e costruire il futuro è essenziale avere memoria del passato…”e ancora: “in questo testo ho incluso scrittrici, pittrici, operaie, scienziate, sante, inventrici e figure eccezionali che hanno contribuito alle battaglie per l’Unità d’Italia; ma anche donne fuori dal comune che hanno aperto la strada all’eccellenza femminile avvalendosi del cuore e della mente e innalzando ambedue a guida dell’estro…le donne che ho scelto sono di ieri e di oggi e non solo italiane. Tutte protagoniste di alto livello, con storie differenti – la diversità rappresenta sempre un grande valore – con estrazioni culturali e religiose varie che, di primo acchito, sembrerebbero separate da steccati ma con comuni valori…”
Alcune delle donne scelte da Vittoria sono celebri, altre meno ma tutte vengono da lei descritte con la stessa identica passione ed empatia; personalmente la ringrazio per avermi fatto conoscere alcune di loro di cui non avevo mai sentito parlare dandomi così molti spunti per miei futuri approfondimenti.
Voglio concludere invitandovi a leggerlo appena possibile e prendo in prestito, ancora una volta, le parole dell’autrice che mi trovano pienamente d’accordo: “tutte le donne…mi hanno lasciato qualcosa. Nella (loro) vita…riscopriamo le nostre debolezze e le nostre virtù come la capacità di attingere, con orgoglio e senso della propria dignità, alle potenzialità tipicamente femminili: la generosità, l’intelligenza affettiva , l’abilità a immedesimarsi in un’altra persona e di calarsi nei suoi stati d’animo; come il coraggio di non lasciarsi andare, di lottare, di comprendere, di credere nel rispetto di se stesse…il coraggio delle donne”.
Ringrazio di vero cuore Vittoria De Marco Veneziano per avermi fatto dono di questa sua opera che è già stata presentata, con successo di pubblico e di critica, in molti luoghi della Sicilia e che mi auguro possa trovare spazio e diffondersi altrove; nel mio piccolo spero di darle eco qui a Firenze appena possibile.