Sophia Gray, la prima architetta del Sud Africa progettista di 52 chiese, di Jaco Wasserfall, da me tradotto e rielaborato
Sophia Gray, nata nel 1814 e morta nel 1871, è stata la prima donna a esercitare l’architettura in Sud Africa e una delle prime nel mondo.
Sposata con Robert Gray, vescovo anglicano inaugurale di Cape Town, Sophia si dedicò alla diocesi gestendo le finanze, organizzando e registrando i sinodi e facendone le cronache.
Col carro o col treno o a cavallo accompagnò suo marito in tutte le sue visite in giro per il paese disegnando dovunque. I suoi disegni molto esperti e i suoi diari penetranti sono conservati nella biblioteca William Cullen dell’Università del Witwatersrand.
Sophia fu attiva in architettura per un periodo di ventidue anni, dal 1848 al 1870, durante i quali lei costruì cinquantadue chiese in tutto il Sudafrica, soprattutto neogotiche, ed è considerata la prima architetta a essere attiva professionalmente nello Stato Libero.
La cosa da sottolineare è che Sophia era un’autodidatta, aveva imparato l’architettura solo dall’osservazione.
Come tributo alle sue realizzazioni l’Università dello Stato Libero ha istituito l’annuale “Sophia Gray Memorial”.
http://www.wma-arch.com/awards/sophia-gray/
http://en.wikipedia.org/wiki/Sophy_Gray_(architect)
http://www.iol.co.za/travel/south-africa/in-search-of-sophy-gray-1.1710009#.VVIS4bDGPIV