“Voci dal carcere”, mio secondo libro, recensione di Lucia Rossolini

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A leggere questo libro ci si emoziona, si piange e ci si indigna. Ci si chiede come possono esistere tante mostruosità da lager in un mondo come il nostro che si definisce civile…. Meno male che non si parla mai di umanità almeno una parte della faccia si salva! Daniela e Nino hanno fatto una esperienza unica, bellissima, là dove i cattivi diventano soltanto uomini, creature di Dio. Là dove Dio c’è davvero ma che viene ignorato dagli apparati della giustizia e dai loro operatori. Non dico che non ci siano persone di buona volontà all’interno del sistema ma sono costrette a immobilizzare i loro sentimenti se non vogliono finire stritolate insieme ai carcerati.

In questo bellissimo libro Daniela ci fa entrare dentro a quelle mura, accanto a quei corpi, cuori e menti, non soltanto descrivendoci fisicamente i luoghi e il vissuto quotidiano, ma parlando di sentimento. Dei sentimenti di coloro i quali pur essendo già stati giustamente condannati per un loro crimine vengono condannati ogni giorno e sempre di più in un parossismo senza fine. Non c’è pietà per chi entra e non c’è recupero. Questo sotto gli occhi di tutti… Daniela racconta, provoca, con coraggio dà battaglia con le sue parole e dando la parola a chi non ce l’ha più e spesso queste sono le voci più intense, più vere che si siano mai sentite. E in mezzo a tutta questa disperazione e ingiustizia fiorisce sempre, inarrestabile, l’amore.

Grazie a Daniela per il suo lavoro svolto là dentro ma soprattutto per avere voluto con forza e senza paura portare quel dentro fuori, fra noi, che siamo chiamati a riflettere e a non restare indifferenti mai di fronte alle tragedie del mondo.

Un gesto, Daniela, questo tuo libro, di grande spessore e umanità. Vera questa volta.

http://www.amazon.it/Voci-dal-carcere-Daniela-Domenici/dp/8866186570/ref=sr_1_cc_2?s=aps&ie=UTF8&qid=1443017769&sr=1-2-catcorr&keywords=Daniela+Domenici