“Sono” di Nuccia Isgrò
Sono,
chi ti ha preso per mano
adagiato tra fresche lenzuola…
per saziare la tua fame d’amore.
Sono,
chi ti ha aperto il proprio cuore
alle tenerezza, ai segreti,
alla passione, al desiderio.
Sono,
chi ti ha donato il proprio grembo,
in cui il seme piantato
ha donato nuova linfa.
Sono,
la vittima del tuo destino,
la vita recisa da mani
che giuravano d’amarmi.
Sono,
il rimorso che non t’abbandona,
il ricordo sbagliato,
l’incubo delle tue tenebre.