ascolto, di Loredana De Vita

Listening

Conosco una parola, ascolto, che è diventata un optional a meno che non ci si riferisca ai propri auricolari o ai cellulari.

A dire il vero, neanche so se si ascolta davvero qualcuno grazie a questi strumenti di ascolto o ci si sta semplicemente riempiendo la mente di voci e suoni che impediscono di ascoltare davvero, in sostanza.

Invece, se smettessimo per un attimo di sentire quelle voci e quei suoni confusi, scopriremmo probabilmente la voce silenziosa di quel silenzio che è più pregnante di significato della confusione con cui ci siamo abituati a riempire le nostre orecchie per non sentire quelle voci talvolta dolorose che ci circondano.

Infatti, è proprio questo ciò che vogliamo evitare. Non vogliamo ascoltare quelle voci che potrebbero raccontarci di più di noi stessi e del nostro silenzio indifferente.

Infatti, nell’atto di evitare che gli altri posano entrare nella nostra vita, impediamo a noi stessi di dare un senso al nostro vivere e una destinazione a una ricerca che non vogliamo cominciare.

Smettiamo di ascoltare perché non vogliamo ascoltare noi stessi e il nostro bisogno di una giustizia e di una vita che possono anche deludere e trascurare la nostra sete per una conquista egoista ed individuale di quei beni che non ci daranno soddisfazione, assolutamente, ma che ci porranno in una specie di sicurezza immaginaria nella quale nessuno può contrastarci perché nessuno può penetrare nei nostri pensieri e condividere la nostra vita.

Tuttavia, ascoltare è una risorsa. Se imparassimo ad ascoltare i bisogni dell’altro invece di diventare prigionieri dei nostri, scopriremmo probabilmente quanto siamo simili nonostante la nostra differenza e quanto grande potrebbe essere una vita vissuta e condivisa insieme allo scopo di dare un senso al tempo che attraversiamo.

Ascoltare non è un opzione. Ascoltare è una scelta.