Quella dolce tristezza chiamata malinconia, silloge poetica di Tiziana Mignosa, recensione di Daniela Domenici

La poeta, scrittrice e artista Tiziana Mignosa inizia così la sua introduzione “questa silloge è la prima dei sette libri che ho deciso di pubblicare dopo aver suddiviso per argomento e anno di produzione tutte le poesie che ho scritto tra il 2008 e il 2019. Scrivo da sempre ma questo è il periodo prescelto…ho scelto di pubblicarle tutte, nonostante alcune siano acerbe, perché, a mio avviso, ogni passo del percorso è utile…tutto serve per crescere…le date hanno lo scopo di indicare il tempo ma anche il relativo livello raggiunto, i progressi lungo il percorso…la cosa che ho notato, e che mi ha fatto sorridere di cuore, è stato il constatare che mentre nel 2008 le poesie a carattere melanconico erano parecchie, andando avanti negli anni sono diventate sempre di meno…” e aggiunge “i poeti (e le poete come lei NdR) sono coloro che, in un certo senso, fanno da ponte tra la terra e il cielo, si fanno portavoce del malessere/benessere collettivo, entrano in contatto con l’Anima del mondo e ne sviscerano l’essenza più autentica tramutandola in composizioni che doneranno a chi, poi, vorrà leggerli/e…” e noi la ringraziamo per essersi fatta portavoce e ponte e averci regalato questa splendida silloge, la prima di sette, densa di innumerevoli emozioni, che ha come sottotitolo “non credere alle nuvole: mostrano il grigio, è vero, eppure nascondono sempre il sole” la quale ci invita a riflettere e a ricordare che “il sole c’è sempre, anche quando non si vede…non dimentichiamo che la notte cela sempre la Luce del giorno ma non la uccide mai, non ne ha il potere!”

Tra le tantissime liriche estrapolo una delle più recenti, Abissi di malinconia, che mi sembra perfetta per illustrare il pensiero del sottotitolo

Mostra la malinconia del cuore

questo tramonto pallido

che tra l’estate e l’autunno

pare imbrigliato

Alberi alla deriva

detriti e rami secchi sulla spiaggia

residui di baldorie vissute

  • o forse solo immaginate –

Sono solo la parte visibile

di questo frastuono

misto ad abissi di malinconie

che non proviene solo dal mare

E’ tempesta dentro e fuori

  • eppure il sole tra le nuvole spunta –

è solo un attimo di cedimento

e sono già altrove