l’importanza dell’estate per i ragazzi e le ragazze, di Samanta Scotto

Qualcuno sostiene che tre mesi di vacanza sono troppi per uno studente. Contesto questa opinione dimostrando che in questo tempo gli adolescenti hanno l’opportunità di fare altre esperienze formative.

In questo periodo in Italia è argomento di dibattito il calendario scolastico, soprattutto quello delle scuole superiori. Particolarmente discussa e contestata è la durata delle vacanze estive che, alcuni sostengono, con i suoi tre mesi di durata tolga all’apprendimento la continuità che permette ai ragazzi di apprendere in modo approfondito gli argomenti di una scuola così importante come quella superiore.

Se da una parte questo può essere vero, bisogna tener conto anche e soprattutto del fatto che per un ragazzo che frequenta una scuola secondaria le vacanze non sono solo ed esclusivamente relax e divertimento, ma anche e soprattutto un momento dove poter mettere in pratica le conoscenze acquisite durante l’anno e dove poter fare esperienze nuove ed educative come incominciare a conoscere ed ad entrare nel mondo del lavoro.

Gli adulti non capiscono che per i ragazzi questo tempo è considerato addirittura “poco”, ci servono per disintossicarci dall’ambiente perché è opprimente, studia di qua, verifica di là ecc…

La scuola per molti è un ambiente tossico, dove non fai altro che stare solo, a causa di compagni pronti a discriminare tutti perché va di moda insultare, già, la maggior parte dei giovani insultano e fanno determinate cose perché va di moda.

Spesso la scuola ti porta a essere una persona che non sei, a non sentirti a tuo agio. 3 mesi di cui uno intero per fare tutti i compiti, non sono niente in confronto a 9 mesi di continuo studio…