Venture di Thomasino Restano, uomo in Sestri, di Giuseppe Spatola, presentazione di Paolo Lingua, De Ferrari editore, recensione di Daniela Domenici
Incipit: da quattro anni sono sestrese d’adozione per scelta di cuore e ho così potuto apprezzare al meglio quest’opera di Giuseppe Spatola, nato a Sestri Ponente da famiglia di origine siciliana, come leggo in quarta di copertina, insegnante di diritto ed economia nella mia stessa scuola e appassionato di storia e filosofia.
I miei primi complimenti vanno allo stile narrativo molto ricco e dotto, denso di termini aulici che denotano il profondo amore dell’autore per la Lingua italiana con la L maiuscola (che condivide con la sottoscritta); e ancora complimenti per aver inserito i dialoghi in lingua siciliana e zeneise senza traduzioni lasciando a chi legge il compito di capire. Molto belli i caratteri particolari usati per rendere alcune parole zeneisi, non li conoscevo nonostante i miei studi di linguistica e mi sono arricchita.
Voglio tributare una vera standing ovation (l’autore mi perdonerà per questo termine della terra di Albione) alla sua straordinaria fantasia che nulla toglie alla sua ricostruzione storica, straordinariamente dettagliata, dei fatti avvenuti tra il 1540 e il 1570 ma che anzi la arricchisce rendendola più veritiera.
E concludo con un paragrafo tratto dalla sinossi in quarta che mi trova pienamente concorde “…un incontro con la Storia, a cui lo incita un amico dell’ordine dei Trinitari, lo obbliga a riflettere sulla sua storia personale intrecciata drammaticamente con la piaga della schiavitù…inizia un percorso che gli cambierà la vita…un percorso soprattutto morale e intellettuale ma anche fisico, storico e geografico…”: aspettiamo la seconda parte delle “venture” di Thomasino!!!