the beauty in your eyes, di Loredana De Vita
https://writingistestifying.com/2022/04/01/the-beauty-in-your-eyes/
Dove nasce la bellezza se non nello sguardo?
Si pensa sempre che la bellezza sia fuori di noi e che, perlopiù, sia irraggiungibile; eppure, se guardiamo la stessa cosa in momenti diversi, la vediamo diversa poiché diverso può essere il moto dell’anima che in quel momento ispira il nostro sguardo. È così che ciò che ci appariva brutto un attimo prima, quello successivo può sembrarci bello e viceversa.
L’essere umano è mutevole e umorale, non solo la luna lo è.
Che cosa possiamo fare, allora, per non essere così mutevoli e spesso ossessionati da qualcosa che crediamo sempre irraggiungibile, ma che, in realtà, è già dentro di noi?
Ecco, appunto, dobbiamo raggiungere noi stessi, quella parte nascosta di noi che, se non svelata, rischia di soffocare tra le nostre ansie e i timori, tra la nostra perenne insoddisfazione e la resa a ciò che crediamo inevitabile: l’infelicità.
Dovremmo insegnare al nostro sguardo a conservare una scintilla dentro di sé anche quando si oscura ed è triste o soffre. Quella scintilla, infatti, è la memoria di un bene che esiste, che non è frutto di effimera felicità ma di gioia profonda, un bene che può essere condiviso sempre e nonostante tutto.
Talvolta, invece, anzi spesso, si preferisce restare nell’oscurità per potersene lamentare e piangere su se stessi oppure accusare gli altri delle proprie disgrazie mentre si invidia la loro normalità. Già, ma che cosa è la normalità se non uno stato di accettazione di ciò che si è nella consapevolezza di potersi migliorare perché non perfetti?
Se solo si riuscisse a ricordare che è proprio nell’oscurità che si adempie il ruolo della luce, che è proprio nella sofferenza che la gioia acquisisce significato, che è nel silenzio che ogni più piccolo mormorio diventa armonia, allora, forse, potremmo anche considerare meglio la condizione di solitudine o sofferenza in cui ci troviamo e a essa donare la via della serenità.
Se lasciassimo che quella scintilla di luce nel nostro sguardo trovasse la sua forma di espressione nella tenerezza verso ogni cosa che richiama e reclama la nostra attenzione, forse saremmo in grado di riconoscere ovunque la bellezza e a essa rendere onore.
Si tratta di abbandonarsi, lasciarsi andare all’inusitato, smettere di voler avere sempre il possesso e il controllo di ogni cosa e di ogni persona e scegliere di amarne il senso e la bellezza qualunque essa sia e ovunque la sua destinazione.
Invece, sprechiamo il nostro tempo senza cercare la tenerezza di uno sguardo, ci rivestiamo di una maschera di ferro impenetrabile affinché la luce dello sguardo non trapeli neanche a noi stessi, così, la bellezza svanisce e non siamo più capaci di ascoltare e dare voce alla passione del silenzio.