Solidarietà e altre prose inedite, di André Gide, a cura di Stefano Serri, Via del vento edizioni 2022, recensione di Daniela Domenici
Un altro piccolo libro gioiello nella collana “Ocra gialla” della casa editrice pistoiese Via del Vento che mira a far riscoprire, o a conoscere ex novo, autori e autrici stranieri/e dei due secoli precedenti.
Questa volta l’attenzione del bravissimo curatore Stefano Serri è dedicata a uno dei più celebri scrittori francesi, André Gide, vissuto a cavallo tra la fine del 19esimo e la metà del 20esimo secolo, che ha ricevuto il Nobel per la letteratura nel 1947 e che è stato anche drammaturgo, traduttore, saggista e critico letterario.
Vengono qui presentati quattro testi, non ancora raccolti in volume in Italia, per “rendere conto dei diversi modi in cui Gide si confronta con la forma breve” come scrive Serri nella sua esauriente postfazione. Il primo, e più lungo, è “Solidarietà”, il quale narra una storia che avviene durante il primo conflitto mondiale e che inizia così “i principi fondamentali della solidarietà, ecco cosa si dovrebbe prima di tutto e più di ogni altra cosa insegnare nelle scuole. Il sentimento della solidarietà, ecco cosa dovrebbe impegnarsi a sviluppare l’insegnante”.
Il secondo racconto s’intitola “Agonia” e descrive la morte dello zio dell’autore, il terzo è “In Spagna” tratto dall’opera “Il diario senza date” così come il quarto e ultimo scritto intitolato “Frammenti”; ancora con le parole di Serri “questa capacità di sintesi si sposa al desiderio di consegnare al lettore (e alla lettrice NdR) un’opera che sia non solo una semplice occorrenza espressiva ma testimonianza su quanto lo scrittore…possa addomesticare le molte occasioni che gli si presentano…”