inno alla libertà, di Loredana De Vita
https://writingistestifying.com/2022/11/07/hymn-to-freedom/
Nata per essere libera, nella mia libertà cerco la libertà dell’altro, la rispetto, la accolgo, ne percorro insieme i sentieri imperscrutabili dell’essere, ne cerco il significato accarezzando l’intensità di ogni suo istante.
Non si può essere liberi se gli altri non lo sono.
Se sono libera, infatti, non posso non vedere la pari libertà cui tutti hanno diritto come parte di sé e della propria vita e non sottoforma di elargizione dall’alto.
Nata libera, nati liberi, percorriamo sentieri tortuosi lungo i quali vi sono pericolose prigioni a ogni angolo e svolta. Scegliere di restare liberi lungo questi percorsi implica il rifiuto dei soprusi, lo sviliuppo di una coscienza etica che aiuti a discernere e a esprimere dissenso. Restare liberi significa non lasciarsi macchiare dagli interessi e dagli egoismi, ma segnare il passo insieme e accanto a coloro che costruiscono la forma della propria libertà a rischio di esserne privati.
Non siamo nati “liberi di…” fare quello che ci va, ma “liberi da…” pregiudizi e odio di qualsiasi tipo. Liberi dall’individualismo e dal mecenatismo la cui voce risponde all’interesse e non a un vero inno di libertà.
Non si misura la libertà, la si vive e incarna, le si dà voce mentre si ascoltano le voci, le si offre un porto sicuro mentre il suo sguardo già scruta orizzonti nuovi.
Il gusto della libertà è nel guardare sempre oltre consapevoli che ogni rotta sia percorribile e ogni meta raggiungibile se non la si percorre a costo della sottomissione dell’altro. Essere liberi, infatti, non implica mai la frustrazione dell’altro ma la sua liberazione perché la libertà non è un astratto, ma un cuore che accoglie e ama.