le romantiche, di Marise Ferro, a cura di Francesca Sensini, Succedeoggi Libri 2021, recensione di Daniela Domenici

Sono appena riemersa dalla magia di questo affascinante saggio di Marise Ferro, perfettamente curato, come sempre, da Francesca Sensini e sento il desiderio di parlarvene.

Ho scoperto Ferro, questa straordinaria scrittrice, traduttrice e giornalista, grazie a Sensini e ho già recensito due suoi romanzi

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https://danielaedintorni.com/2023/01/13/la-ragazza-in-giardino-di-marise-ferro-a-cura-di-francesca-sensini-elliot-2022-recensione-di-daniela-domenici/

questo saggio dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, la superlativa bravura di questa autrice che ha scelto dodici donne, vissute tra fine Settecento e metà Ottocento “incarnando, nei moti del sentimento, per l’inclinazione agli eccessi della passione e delle emozioni, soprattutto dell’amore, le istanze del Romanticismo”; sono dodici racconti pubblicati nel 1958 da Fratelli Fabbri editori e oggi riproposti da Francesca Sensini per farci conoscere queste donne “finite ai margini della memoria collettiva (a eccezione di George Sand ed Emily Bronte)” come l’opera di Marise Ferro che “ha avuto, dopo la sua scomparsa lo stesso destino delle sue Romantiche, sfuggendo del tutto all’attenzione della critica”.

Sono dodici piccoli cammei, il primo, dedicato a George Sand, è il più lungo e articolato, una sessantina di pagine, una sorta di splendido romanzo breve, mentre gli altri racconti sono di una decina di pagine. Per quanto riguarda i luoghi la Francia è la padrona assoluta perché otto Romantiche sono francesi di nascita e la vita delle altre si svolge in prevalenza in questo paese. Fa eccezione l’ultima Romantica, l’inglese Emily Bronte, che “è però eccezione sotto ogni aspetto” come scrive Sensini nella sua accurata, dettagliata e appassionata introduzione, perché è “la figura più enigmatica e prestigiosa della letteratura femminile europea”.

 

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