accadde…oggi: nel 1917 nasce Musine Kokalari, la prima scrittrice albanese
Musine Kokalari, nata nel 1917 e morta nel 1983, di Gjirokastër in Albania è stata una scrittrice albanese e una politica nel periodo del pre-comunismo albanese.
E’ stata la fondatrice del partito social-democratico dell’Albania nel 1943.
E’ stata la prima scrittrice albanese.
Dopo un breve coinvolgimento in politica durante la seconda guerra mondiale fu perseguitata dal regime comunista e non le fu più permesso di scrivere.
Morì in povertà e in completo isolamento.
Era nata nel 1917 ad Adana nella Turchia meridionale da una famiglia patriottica e politicamente attiva originaria di Gjirokastrian. Ritornò in Albania con la sua famiglia nel 1920. Fu veloce ad acquisire il gusto per la lettura e l’apprendimento poiché suo fratello Vesim aprì una libreria a Tirana a metà degli anni ’30. Nel gennaio 1938 partì per Roma per studiare letteratura all’università e si laureò nel 1941 con una tesi su Naim Frashëri. Il suo soggiorno romano le dette uno sguardo effimero sul mondo affascinante della creatività intellettuale e il suo solo scopo nella vita al suo ritorno in Albania fu di diventare una scrittrice.
Aveva già, all’età di 24, pubblicato un’iniziale raccolta di 80 pagine di dieci suoi racconti giovanili nel suo dialetto nativo di Gjirokastrian “Siç me thotë nënua plakë” (come mia madre mi dice) a Tirana nel 1941. Questa raccolta storica, fortemente ispirata dal folklore Tosk e dalle lotte quotidiane delle donne di Gjirokastër, è considerata la prima opera di letteratura mai scritta e pubblicata da una donna in Albania.
Tre anni più tardi, nonostante le vicissitudini della seconda guerra mondiale, Kokalari riuscì a pubblicare una raccolta più lunga di storie brevi dal titolo “Sa u-tunt jeta” a Tirana nel 1944 e nello stesso anno uscì anche la sua terza opera, una raccolta di racconti del folklore intitolata “Rreth vatrës”.
Appena finì la seconda guerra mondiale Kokalari aprì una libreria e fu invitata a diventare membro della lega albanese degli scrittori e artisti creata il 7 ottobre 1945 sotto la guida di Sejfulla Malëshova.
Tutto il tempo fu perseguitata dall’esecuzione senza processo dei suoi due fratelli Mumtaz e Vejsim avvenuta il 12 novembre 1944 da parte dei comunisti e candidamente chiedeva giustizia e castigo. Essendo lei stessa stata associata nel 1944 con il partito democratico-sociale albanese e con il suo organo di stampa “Zëri i lirisë” (la voce della libertà) venne arrestata il 17 gennaio 1946 nel regime di terrore concomitante con l’arresto di Malëshova e il 2 luglio 1946 fu condannata a vent’anni di prigione dalla corte militare di Tirana come sabotatrice e nemica del popolo.
Poco prima del suo arresto Kokalari aveva mandato una lettera alle Forze Alleate che erano ancora stanziate a Tirana. In questa lettera chiedeva libere elezioni e libertà di espressione.
Nel 1964 dopo 18 anni passati nella prigione di Burrel nel distretto della regione Mat, isolata e sotto costante sorveglianza trascorse i seguenti 19 anni della sua vita in internamento nella città di Rrëshen nell’Albania settentrionale dove dovette lavorare come spazzine.
Non le fu mai permesso di ricominciare a scrivere.
Malata terminale di tumore le fu perfino rifiutato un ricovero in ospedale prima della sua morte il 14 agosto 1983.
Kokalari è stata una delle 30 scrittrici imprigionate che furono elencate dalla Commissione dei Tre, precursore dell’International PEN.
Nel 1993 Kokalari è stata dichiarata una Martire della Democrazia dal presidente dell’Albania e una scuola a Tirana ora porta il suo nome e anche una biblioteca.