il suono del vento, di Cristina Origone, Golem edizioni 2020, recensione di Daniela Domenici

E’ stata una splendida scoperta Cristina Origone, scrittrice genovese, con il suo “Il suono del vento”, primo libro di una trilogia giallo-psicologica che completerò e di cui vi parlerò.

Complimenti, in primis, per la trama alquanto intrecciata ma molto originale, con flashbacks nel passato per far luce su eventi del presente; i tre principali protagonisti sono Camilla, una giornalista anchorwoman in una tv, Tancredi, un commissario di polizia, e Aaron, un violinista tedesco. Le loro vite s’intrecceranno casualmente e si troveranno a interagire per risolvere un mistero che riguarda in particolare Aaron.

Bravissima Origone a caratterizzare psicologicamente anche gli/le altri/e co-protagonisti/e, dalla mamma di Camilla al papà di Aaron, dallo staff della trasmissione tv a Helga.

Camilla, Tancredi e Aaron hanno in comune, nonostante i background e le età diversi/e, momenti dolorosi irrisolti, traumi del passato che sono ancora dolenti e riemergono condizionandone le azioni ma…non vi anticipo, naturalmente, come va a finire, lo scoprirete immergendovi nelle avventure della mitica, formidabile Camilla…