Il sussurro della pioggia, di Cristina Origone, Golem 2022, recensione di Daniela Domenici

Pochi giorni fa ho “conosciuto” la scrittrice genovese Cristina Origone e mi sono subito innamorata della sua straordinaria anchorwoman-investigatrice Camilla Serra ne “Il suono del vento”

https://danielaedintorni.com/2023/07/25/il-suono-del-vento-di-cristina-origone-golem-edizioni-2020-recensione-di-daniela-domenici/

 

e non potevo non leggere subito dopo il secondo libro della serie, “Il sussurro della pioggia”, che è volato via in un soffio e nel quale la ritroviamo alle prese con un nuovo caso, sempre instancabilmente curiosa nel suo voler indagare, aiutata, ancora una volta, dal formidabile commissario Tancredi.

Questa volta la vicenda nasce dalla morte della sua anziana vicina di casa, Elvira; per saperne di più sulla sua vita si farà aiutare dai racconti della sorella e volerà fino a Parigi sulle tracce di un quadro misterioso che è il key point di tutta la storia che è molto rosa, al femminile, perchè oltre allo staff della trasmissione tv in cui lavora Camilla conosceremo Isabella, in primis, e poi Giulia, Costanza, Vera e Wally, la mamma della protagonista. Ma ci sono anche tre personaggi importanti per la vicenda, Massimo, il fratello del commissario, Luc, il giornalista, e Philippe, il pittore; quest’ultimo, in particolare, è il fil rouge che lega tutta la storia.

Complimenti ancora una volta per l’originalità della trama immaginata e per lo stile narrativo nel quale, si avvale, come nel primo libro, di flashback temporali che colorano e arricchiscono la vicenda: bravissima Cristina!!!