“La memoria del vento” di Mark T. Mustian – edizioni Piemme
Un libro epico che affascina e commuove, “un romanzo che scuote le coscienze e dimostra il valore irrinunciabile del perdono” come scrive il New York Times: questo e molto altro è “La memoria del vento” di Mark T. Mustian, edito da Piemme, in cui l’autore, di origine armene e che vive con la famiglia in Florida, riesce in modo magistrale a raccontarci una tragedia negata, il genocidio del popolo armeno, attraverso una commovente storia d’amore in cui un uomo novantaduenne, ormai prossimo alla morte, che ha cambiato il suo nome turco, Ahmet Khan, arrivando in America, in Emmet Conn e che soffre di incubi tremendi rievoca avvenimenti di settanta anni prima; decide così d’iniziare una ricerca che ha dell’impossibile: ritrovare Araxie, il suo primo e perduto amore, la ragazza dagli occhi di colore diverso, inconfondibili, e ottenere da lei il perdono per una colpa da lui mai espiata, sarò questo lo scopo finale della sua esistenza.
Sono 324 pagine che si leggono tutte d’un fiato, dolorose e bellissime: l’autore riesce a farci vivere e visualizzare questo atroce, lunghissimo e devastante esodo del popolo armeno che verrà decimato dagli stenti, dal clima, dalla fame e dalle violenze subite e di cui pochi, o nessuno parla mai. Voglio ringraziare, a questo proposito, la compagnia teatrale fiorentina “Venti lucenti” che ha avuto il coraggio di portare in scena una pièce su questo argomento per poi rappresentarla direttamente, in tournee, nelle zone teatro di questa tragedia.
Come in tante altre occasioni suggerisco che questo splendido libro sia fatto leggere nelle scuole superiori per conoscere un altro genocidio avvenuto nel ventesimo secolo, per ampliare le loro conoscenze storiche recenti.
A volte i libri, Fausta, non ne parlano di argomenti “scottanti” che qualcuno decide di archiviare senza appello.
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Un pezzo di storia meno conosciuto….
E’ vero, ci sarebbero un gran numero di libri che permetterebbero ai ragazzi di entrare a conoscenza della storia uscendo dalla fredda descrizione dei libri scolastici….
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🙂
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