“Stasera ovulo” al teatro di Rifredi di Firenze

Cosa succede quando l’orologio biologico segnala a una donna che è arrivato il momento di avere un figlio perché si ha un lavoro gratificante e una relazione affettiva stabile e, soprattutto, si sono superati i 35 anni? A cosa arriva l’istinto materno pur di soddisfare questo desiderio?

Un titolo deliziosamente ironico che invita già al sorriso per un monologo che riesce a trattare un argomento delicato e doloroso come la maternità “over 35” e la sterilità con una simpatia e un tocco leggero che sono la nota dominante di “Stasera ovulo” che abbiamo applaudito insieme a un teatro colmo “al completo” (spettacolo nello spettacolo, un vero piacere degli occhi per me, critica teatrale) ieri sera al teatro di Rifredi.

Scritto da una donna, Carlotta Clerici, regista e aiuto regista due donne, Virginia Martini, che è anche l’autrice del disegno luci, e Sabine Bordigoni, interprete una formidabile attrice, Antonella Questa, la quale è riuscita nei 75 minuti che dura il monologo (che ha vinto il Premio Calandra 2009 quale miglior spettacolo e miglior interprete) a farci ridere di cuore e a farci commuovere, nel finale inatteso e struggente, con la sua straordinaria versatilità interpretativa che ha trasformato il suo monologo in una pièce piena di interpreti immaginari, il ginecologo, il marito, i parenti e le amiche e, voglio sottolinearlo perché è una qualità non proprio frequente, l’ottima dizione che ha reso intellegibili tutte le sue parole anche quando era girata con le spalle al pubblico. E vogliamo aggiungere un complimento ulteriore per la sua splendida agilità fisica che sono il valore aggiunto di questa bravissima attrice che, da ieri sera, è entrata nel mio personale “parterre” attoriale fiorentino ma, soprattutto, nella mia simpatia.