Siculiana (AG): la prima sindaca italiana che accetta la mia intervista
Da quando mi occupa di sindache e ne analizzo i dati, regione per regione, pedissequamemte, ho iniziato anche a immaginare e a inviare interviste specifiche per alcune di loro sperando in una loro risposta.
Oggi la prima sindaca in Sicilia e in Italia che mi ha dato quest’onore, Mariella Bruno, che governa Siculiana in provincia di Agrigento.
La ringrazio di vero cuore non solo per averlo fatto ma anche per la velocità con cui mi ha risposto: poche ore dopo avergliela inviata via mail.
Gentile sindaca, vorrei porle alcune domande:
– Lei è sindaca dal 2010, fa parte di quel drappello di 7 sindache siciliane della prima ora a cui sino recentemente aggiunte le 12 colleghe neoelette lo scorso maggio che mi ha fatto scrivere di “valanga rosa” in Sicilia, quando e perché ha deciso di candidarsi a governare la sua città?
– Premetto che sono diventata Sindaco di un Comune dove , per 32 anni , ho svolto attività lavorativa a livello dirigenziale e premetto anche che ho vissuto con dolore e mortificazione il commissariamento per mafia che ha subito questo Comune e, premetto anche che, piuttosto che contribuire a dare ad altri il compito di amministrare come si è amministrato in passato, questa volta, ho voluto essere io a mettermi in gioco , con amore per i miei concittadini e con devozione nei confronti di un territorio bistrattato e mortificato da una vecchia politica che ha sempre preso e poco dato.
– Non ho studiato in modo approfondito la storia dei sindaci di Siculiana ma immagino che lei sia la prima sindaca, se questa mia ipotesi è corretta che effetto le ha fatto, e le fa, questo record e che riscontro ha avuto questa sua elezione a livello di apprezzamenti da parte dei cittadini?
– -Io sono la prima donna che si è a candidata a Sindaco e la prima donna Sindaco di questo Comune perchè la politica ha sempre avuto una connotazione maschile. Il movimento che si è generato attorno a me è stato un movimento appoggiato soprattutto da giovani e donne che mi hanno chiesto di parlare per loro. Grande responsabilità ma anche grande stimolo!
– Come mai nella sua giunta non c’è alcuna donna assessore? Glielo chiedo perché mi sto occupando, con il gruppo di toponomastica femminile di cui faccio parte, di censire le giunte italiane per vedere se sono equilibrate quanto a presenza femminile
– Nella mia Giunta sono io la quota rosa ma in Consiglio Comunale ho una vice-presidente giovane e brillante.
– Essere sindache di una città del profondo sud, secondo la sua esperienza, fa la differenza?
– -Io penso che dovunque, soprattutto nel profondo sud, la voce delle donne sia la migliore voce perchè noi donne abbiamo un modo diverso di affrontare i problemi e di risolverli, siamo più pratiche e concrete, più determinate e meno arroganti degli uomini e questo lo dico per esperienza.
– Ultima domanda, ringraziandola per la sua disponibilità: dato che nel nostro gruppo ci stiamo occupando anche di censire le strade e le piazze di ogni città intitolate a donne potrebbe aiutarci per quel che riguarda Siculiana sia indicandoci questa cifra che proponendo di incrementarne il numero?
– Nessuna donna ha mai avuto intitolata una strada o altro nel mio Comune forse perchè il lavoro delle donne è stato sempre molto silenzioso ed è passato inosservato. Sono stata la prima a volere concedere la cittadinanza onoraria ad una grande donna di antihe origini siculianesi: Simonetta Agnello Hornby e non è escluso che l’esperimento si ripeta.