Elegia scritta in un piccolo cimitero di campagna di Daniela Domenici
Riposi…
poche altre anime
condividono con te
quel fazzoletto di terra
circondato da bassi muretti,
scenario a perdita d’occhio
che ondeggia verde argento
silenziosamente musicale,
e ti abbraccia,
Giulia,
tu che amavi
le infinite distese del mare
ora sei avvolta e pacificata
da queste verdi essenze
che ti fanno compagnia.
E so e sento
che mi hai visto e sorriso,
mia dolce amica.
Il dolore è nel tempo,
lieve non lascia segni esterni,
dentro di noi cammina.
nel cuore,
nell’anima,
ci logora,
ci consuma,
ci tiene stretti a sè.
Se seppellirò il dolore
in quel piccolo cimitero,
alle limitare del mondo,
forse lui crescerà,
si circonderà di primule,
vedrà sorrisi dei ragazzi,
ai arricchirà di scoperte
giorno dopo giorno:
la formica che fa la sua casa,
la lucertola al sole,
che corre frenetica,
gli uccellini in cerca.
Ma niente lenirà il dolore,
lui sarà lì, eterno,
come niente sulla terra,
disteso nell’azzurro.
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grazie, Adele cara, per questi tuoi versi così delicati 🙂
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Daniela…ricordi… Io gli volevo tanto bene alla Professoressa Giulia.
Grazie.
In povertà di carne, come sono
eccomi, Padre; polvere di strada
che il vento leva appena in suo perdono.
Ma se scarnire non sapevo un tempo
la voce primitiva ancora rozza,
avidamente allargo la mia mano:
dammi dolore cibo cotidiano
Salvatore Quasimodo
Daniela è il tempo di piangere. Quando mi hai detto, lì all’ambulatorio, che la Professoressa Giulia era salita al Padre…
Sto elaborando adesso.
Io non provo vergogna nelle lacrime.
Grazie.
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sì, Mauri, Giulia è tornata alla Casa quasi 13 anni fa e oggi sono andata a trovarla 🙂
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Non hanno bisogno di commento queste parole……sensazioni dolcissime e pensieri lievi che portano sorrisi…..
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grazie Fausta 🙂
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