Gabbiano di Adele Libero

gabbiano

A volte sono forse un bel gabbiano,
che assorto sta, senza mai più volare,
neppur l’arcobaleno sa lenire
malinconia, la sete di sapere.

Vorrebbe andar laggiù,  su quei colori,
a raggiunger l’altro lato del mare,

a trovar  semi della conoscenza,

dati invisibili, senza sostanza.

E forse il mio cuore si trafigge,

si spezza come fosse di cristallo,

a cocci vanno i sogni carezzati,

a turbar sogni nella sera brulla.

Meglio restare a contemplar l’azzurro,

sperando di prestare un giorno l’ali

a chi i sogni  mantiene fino a notte

solo remando fino al nuovo giorno.