Gita d’istruzione al castello di Lari (PI), resoconto di Daniela Domenici

Il castello di Lari di Roberta Caprai

Roberta Caprai – Lari, dal muretto di p.zza Tommaseo, 2005

Ieri con due classi di prima media della scuola in cui sono docente di sostegno e tre colleghi docenti siamo andati in gita d’istruzione allo splendido castello mediceo dei Vicari a Lari, un borgo medievale in provincia di Pisa.
Prima qualche notizia in breve: ci sono tre porte che immettono nel borgo, la Fiorentina, da cui siamo, naturalmente, entrati noi, la Maremmana e la Volterrana che fino al 1780 era munita di ponte levatoio che poi fu demolito per permettere un afflusso più agevole ai carri che portavano le merci.
Una prima testimonianza scritta dell’esistenza del castello dei Vicari si ha nel 962, fu poi fortificato nel 1230 e dopo violenti scontri tra le repubbliche di Pisa e di Firenze fu, infine, conquistato dai fiorentini che ne fecero la sede del Vicariato.
Nei sotterranei del castello ci sono ancora le celle di quando era un carcere (lo è stato fino al 1923) e al centro del cortile, adornato da 92 stemmi, c’è la Cappella dello Sposalizio della Vergine con le dieci cellette in cui venivano condotti i detenuti per seguire le funzioni religiose.
E con tre giovani, bravissimi attori/educatori appartenenti al gruppo “I viaggiatori del tempo – progetti a tema per bambini e famiglie…l’avventura continua…” abbiamo vissuto, insieme ai nostri allievi, un vero e proprio viaggio nel tempo per rivivere dal vivo una pagina famosa dei libri di storia. Grazie all’ausilio di costumi a tema e alla loro professionalità i nostri bambini sono diventati, per un giorno, protagonisti di un’avventura spettacolare ed educativa, ricca di imprevisti e colpi di scena in cui il coraggio e lo spirito di gruppo sono stati necessari per il raggiungimento dell’obiettivo stabilito.
Il tutto è avvenuto prima nella sala d’ingresso del castello dedicata a Pietro Leopoldo, poi nel cortile esterno, poi in una delle vie del borgo e infine sui camminamenti esterni delle mura: straordinari i tre attori/educatori, sono riusciti perfettamente a coinvolgere i nostri allievi, anche se non tutti nella stessa misura, ma era prevedibile, naturalmente.
Picnic nel prato, un trionfo di margherite, del castello e nel pomeriggio breve visita guidata all’interno durante la quale ci sono state mostrate le varie stanze, compresa quella delle torture, e le celle nei sotterranei.
Uscendo dal borgo una breve sosta nella chiesa di santa Maria Assunta e san Leonardo in cui è conservata una stupenda Madonna con Bambino di Andrea della Robbia del 1524.
Come avrete capito sia il castello che il borgo che l’avvolge meritano una visita.