Tanny Grey-Thompson, atleta paraolimpica dei record, da me tradotto e rielaborato

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Sedici medaglia paraolimpiche, di cui undici d’oro, sei maratone di Londra vinte e trenta record mondiali. Grey-Thompson, la paraolimpica britannica più grande, ha cambiato la percezione dello sport paraolimpico per sempre da hobbisti coraggiosi che superano le avversità ad atlete d’elite per proprio diritto. Cresciuta a Cardiff Grey-Thompson che è nata con la spina bifida ha iniziato a usare una carrozzina quando aveva sette anni e ha partecipato alla sua prima gara all’età di 13. Due anni più tardi ha vinto i 100 metri ai Junior National Wheelchair Games. All’età di 19 ha vinto il bronzo alle Paraolimpiadi di Seoul. Ai giochi successivi ha vinto quattro medaglie d’oro e da allora ha dominato il suo sport fino al suo ritiro nel 2007.

Afferma: “non cerco la pietà nelle facce degli altri. Non voglio che mi si diano pacche sulla testa per dirmi che ho fatto bene se so di non averlo fatto. Non voglio che le persone mi dicano che non importa se ho perso. Importa a me”.

Grey-Thompson, vice presidente della Women’s Sports Foundation, ora 41enne, ha istituito una commissione per investigare sulle disuguaglianze di genere nello sport. “C’è una lunga strada da fare  ma penso che sia una lotta che stiamo vincendo”. E’ stata scelta come ambasciatrice dell’International Inspiration, il programma della London Games per usare lo sport per migliorare le vite dei bambini nel mondo. “Quando stavo crescendo gli spot sulle persone disabili non avevano molta diffusione in televisione. Ma mi ricordo che dicevo che un giorno io sarei stata là sulla linea di partenza con tutti gli altri. Milioni di bambini che vivono in povertà nel mondo non arrivano mai alla linea di partenza. Se sono disabili hanno ancora meno chance”.

http://www.theguardian.com/sport/2011/mar/08/tanni-grey-thompson-100-women