Giuseppa Eleonora Barbapiccola, scienziata, filosofa, poetessa e traduttrice, da me tradotto e rielaborato

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Giuseppa Eleonora Barbapiccola, nata nel 1702 e morta nel 1740 circa, fu una notevole scienziata così come una filosofa naturale, una poetessa e una traduttrice.

È nota soprattutto per la sua traduzione in italiano de “I principi della filosofia di Descartes nel 1722.

Fu membra dell’Accademia degli Arcadi con il nome di Myristic. Pubblicò spesso le sue poesie in collaborazione con la sua amica poetessa Lusia Vico.

Nella sua traduzione di Descartes Barbapiccola sosteneva che le donne, in contrasto con quanto credevano i contemporanei, non erano intellettualmente inferiori di natura ma a causa della loro mancanza di istruzione. Gli studiosi napoletani l’accreditarono come colei che aveva portato Cartesio in Italia.

La storia di Barbapiccola non è chiara ma alcuni fatti su di lei sono noti. Nacque probabilmente a Napoli e sembra che la sua famiglia provenisse da Salerno. Suo zio era Tommaso Maria Alfani, un celebre predicatore domenicano a Napoli. Alfani era un corrispondente di Giambattista Vico da cui Barbapiccola ricevette la maggior parte delle sue conoscenze.

Come traduttrice di argomenti scientifici fu una grande proponente dell’istruzione delle donne del suo tempo. Il suo scopo nel tradurre Cartesio non era semplicemente il permettere agli italiani di conoscere questa nuova filosofia ma soprattutto istruire e potenziare le donne.

Nella sua prefazione intitolata “il traduttore al lettore” Barbapiccola difende le sue idee e include una storia dell’istruzione delle donne, una della filosofia e un’autobiografia, tutto ciò mentre difende il diritto delle donne all’istruzione. Dimostrando che Cartesio aveva creato una filosofia che lodava l’intelletto femminile lei utilizzò la sua comprensione del pensiero cartesiano per persuadere fiduciosamente le donne a istruirsi.

Da WIKIPEDIA