Le donne dimenticate della filosofia di Jon Marcus, da me tradotto e rielaborato

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Le donne “possono…essere istruite” scrisse una volta il filosofo tedesco Hegel “ma le loro menti non sono adatte alle scienze più alte, alla filosofia o a certe arti”.

Una collaborazione tra Duke University, University of Pennsylvania e Columbia University si permetterebbe di dissentire e in un momento in cui le donne che studiano filosofia negli Stati Uniti sono in minoranza il gruppo sta spezzando una lancia nello sforzo di portare l’attenzione sulla storia trascurata delle donne nel campo.

“Il tempo sembrava maturo per fare qualcosa che potrebbe avere un impatto positivo sulla disciplina” ha detto Andrew Janak, professore associato alla Duke University che è specializzato in storia della filosofia.

Il risultato è stato “Project Vo<”, un sito che elenca le realizzazioni di quattro filosofe – Margaret Cavendish, Anne Conway, Gabrielle Émilie Le Tonnelier de Breteuil e Damaris Masham – e offre materiali didattici “open source” e altri strumenti per ampliare la loro conoscenza pubblica.

“Ciò che ho imparato al college è che non c’è stata nessuna donna che fosse importante durante l’Illuminismo e questo storicamente non è accurato” ha detto il professor Janak.

“L’idea standard sarebbe che le donne erano escluse da college e università, Oxford e Cambridge, non potevano avere un’istruzione e non potevano iscriversi a cose come la Royal Society o la Royal Academy of Sciences a Parigi. Questa è la risposta che molti filosofi darebbero. Ma si è scoperto che non è corretta. C’erano tantissime donne che, sebbene fossero generalmente escluse dall’istruzione universitaria, venivano prese seriamente e trovarono un modo per pubblicare”. E’ stato largamente il sessismo degli studiosi seguenti che ha omesso queste donne dal canone, ha detto Janak.

Project Vox cerca non solo di rimetterle al posto che spetta loro ma anche di elevarle allo status di “role model”.

“C’è una crisi di genere nella filosofia” ha aggiunto il prof. Janak “o sarebbe meglio dire che le persone hanno recentemente riconosciuto che ci sia una crisi di genere. C’è infine un sacco di dati oggi sulle demografie della disciplina e molte persone sono state scioccate di sapere che noi non siamo soltanto “at the bottom” delle umanità in termini di diversità di genere ma anche dietro ogni disciplina, dietro la fisica e l’ingegneria”.

Spera che Project Vox, che ha avuto 5.000 visitatori nei primi 5 giorni da quando il sito è arrivato online, aiuterà a cambiare ciò.

“E’ un caso interessante in cui si può immaginare una tematica femminista ma anche immaginarne una conservativa. Quella femminista può sembrare ovvia – ispirerà le donne a studiare di più la filosofia. Quella conservativa è semplicemente che si deve insegnare alla gente la storia attuale. E se Émilie du Châtelet fu famosa in Francia ed ebbe un garnde impatto sulla filosofia nel 18esimo secolo, allora questo è ciò che si deve dire ai propri studenti” ha concluso il prof. Janak.

http://www.timeshighereducation.co.uk/news/philosophys-forgotten-women/2019473.article

http://projectvox.library.duke.edu/pg/