Per gli amici Peppino, di Angelo Alberto Argento

 

42 anni fa moriva, ucciso dalla mafia, Giuseppe Impastato, per gli amici Peppino. Andava per le strade della sua Cinisi a dire che la mafia, altro non era che una montagna di merda. Cosi la definiva quell’organizzazione criminale, Cosa Nostra, che voleva comandare sulle cose e sulle persone, privandole di quella libertà di parola che, troppo scomoda, andava spenta.

42 anni fa ci lasciava un minuto ometto, dalla grande forza di coraggio che, attraverso la radio e le varie emittenti radiofoniche, combatteva, ogni giorno, una guerra, quella stessa guerra che si combatte ancora oggi.

42 anni dopo lo ricordiamo e prendiamo la sua morte, come quella di tanti altri innocenti, come un messaggio alla resistenza, a non tacere dinanzi le ingiustizie voltando lo sguardo altrove come se la faccenda non ci riguardasse.

 

Ciao Giuseppe, per gli amici Peppino

 

«Passeggio per i campi con il cuore sospeso nel sole.»

(Peppino Impastato, Amore non ne avremo)