non gusto ma responsabilità, di Loredana De Vita
Not Taste but Responsibility in Writing
Scrivere non è una questione di gusto ma di responsabilità. Responsabilità per ciò che scrivi, responsabilità per chi riceve la scrittura, responsabilità verso coloro che sono l’ispirazione più o meno nascosta di ciò che scrivi. Il processo di scrittura non è mai facile, neanche quando la tua scrittura è fluida e le parole sembrano essere naturalmente una parte sia della tua mente che della tua penna.
La scrittura ha un debito obbligato verso la vita sia di coloro di cui scrivi sia di coloro che leggeranno la tua interpretazione di un evento che non è l’unica possibile, ovviamente, e che contempla la libertà di chi scrive oltre che di quella di chi legge. In ogni caso, uno scrittore ha il dovere impellente di essere leale, di essere onesto, di non tradire la scrittura e la storia. Uno scrittore si occupa delle persone e degli eventi, ma non può tradire la lingua, l’uso di una lingua, il peso delle parole, il loro significato e la loro funzione.
La grammatica è importante, abilitare la tua scrittura alle diverse situazioni è d’obbligo, un modo per comprendere e rispettare profondamente ogni differenza che entra a far parte di un brano di scrittura come forma dell’armonia che sei in grado di dare alla tua vita. Scrivere è stabilire un patto, una sorta di accordo morale ed etico tra lo scrittore stesso, il suo editore e il suo lettore. Questo è il motivo per cui scrivere non è mai una questione di gusto ma di coerenza e responsabilità.
Un lettore può disprezzare un’opera di scrittura a causa del suo contenuto, ma non dovrebbe mai essere messo nella condizione di riconoscere una buona idea nella storia, e tuttavia essere obbligato a disprezzarne la scrittura perché lo scrittore non è in grado di supportare la storia che sta raccontando. Questo è un tradimento. Non c’è un modo per raccontare una storia, ovviamente, ma ogni storia dovrebbe essere narrata onestamente sia nella narrazione in quanto tale che nello stile della scrittura. Ci dovrebbe essere coerenza nella scrittura perché la scrittura non è uno scherzo, ma un atteggiamento serio e responsabile nei confronti della vita e del senso.