Il prezzo di essere, di Rossella Bianchi, De Ferrari, recensione di Daniela Domenici
Anche questo nuovo libro di Rossella Bianchi è dedicato a don Gallo e quale location migliore per presentarlo se non la piazzetta a lui dedicata nel cuore dei carruggi; ieri pomeriggio insieme all’autrice c’era Marco Pepè che ha ben dialogato con lei, l’attrice Lucia Vita che ha interpretato con passione alcuni brani tratti da libro e la cantautrice Dalila Muscarella che ci ha fatto emozionare con alcune celebri canzoni di Faber.
Ieri ho finalmente incontrato de visu Rossella dopo averla “conosciuta” virtualmente, poco più di un mese fa, con il suo precedente libro “Nata sotto una cattiva stella”
Rossella è la presidente dell’associazione Princesa, nata per volontà di don Gallo. Princesa è il titolo di un celebre brano di Faber del 1996 ma è, in primis, il nome di una trans la cui drammatica storia viene raccontata da Rossella nelle pagine finali del suo libro dedicate al suo amico-quasi padre don Andrea.
Ne “Il prezzo di essere” l’autrice si narra con sincerità disarmante perché vuole “raggiungere soprattutto i genitori e portar loro il messaggio di chi più voce non ha: amate e aiutate i/le vostri/e figli/e per quello che sono e non per quello che voi desideravate che fossero”. Ne sa qualcosa Rossella che, come la maggior parte delle persone trans, sia MtF che FtM, non è stata capita e accettata dalla sua famiglia di origine per la sua disforia di genere e ha cercato comunque di realizzare i suoi sogni in questi quasi ottant’anni di vita; ecco le sue parole “penso a com’è stata invece la mia vita reale: rinuncia agli affetti, alla famiglia, persecuzioni della polizia, carcere, fame, sanatorio, discriminazioni, il rischio di finire nel giro della droga, di ammalarsi di Aids. Quante battaglie perse o vinte ma, a conti fatti, c’è stata la realizzazione di tutti i miei piccoli sogni. Io, in fondo, non ho mai sognato in grande…”
Complimenti a Rossella per il suo stile narrativo, le 364 di questa sua quinta opera volano via in un soffio e speriamo che il suo messaggio sul “prezzo di essere”, che è anche il titolo dell’ultima, dolorosa poesia posta a conclusione del libro, giunga a destinazione e faccia riflettere.