la portalettere, di Francesca Giannone, editrice Nord 2023, recensione di Daniela Domenici

quattrocento pagine divorate in pochissime ore e vorrei ricominciare a leggerlo perchè Francesca Giannone e il suo stupendo “La portalettere” mi hanno emozionato, coinvolto, appassionato e commosso per vari motivi.

In primis per la straordinaria figura di donna protagonista che ha immaginato e descritto, la portalettere, e non solo, Anna, una donna del nord, ligure, che va a vivere in un paese del Salento, terra del marito, nel 1934 e ci rimarrà fino al 1961; diventerà un fondamentale punto di riferimento e il perno attorno alla quale ruoteranno tutte le vicende di questa bellissima e complessa saga familiare immaginata da Giannone: standing ovation!

Complimenti per lo stile narrativo semplicemente perfetto, fluido, ricco, denso, senza mai una sbavatura, una vera perla rara nel panorama narrativo odierno.

Magica la caratterizzazione psicologica dei/lle tantissimi/e co-protagonisti/e, da Carlo, marito di Anna, a Roberto il loro figlio, da Antonio, fratello di Carlo, a sua moglie Agata e alla loro figlia Lorenza, da Carmela a suo figlio Daniele, ognuno/a di loro emerge come un unicum; speriamo che possa trasformarsi in una serie televisiva, ne ha tutti crismi.

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