possiedo la mia anima – il segreto di Virginia Woolf, di Nadia Fusini, recensione di Loredana De Vita

“Possiedo la mia anima. Il segreto di Virginia Woolf” (Feltrinelli, 2022) di Nadia Fusini è un’interessante e originale biografia della grande scrittrice britannica di cui molto è stato scritto e molto lo sarà ancora dato l’originalità e la complessità letteraria e umana del personaggio, ma che in questo volume assume l’aspetto di una entità ancora viva e reale che si affida non al giudizio ma al pensiero del lettore nella sua totale nudità.
Virginia Woolf è stata una personalità complessa, ha abbracciato il dolore della separazione e dell’abbandono, la gioia della scoperta e del ricongiungimento, la solitudine della scrittrice inquieta in un mondo di scrittori al maschile, l’ansia della malattia depressiva che si rinfocolava al termine di ogni scrittura fino al tragico epilogo, la partecipazione al suo tempo con spirito innovativo, l’intelligenza e l’acume di chi sa leggere i segni e sa rispondere ai luoghi comuni opponendovisi.
Ebbene, la Fusini, ancora una volta, ha saputo cogliere e tradurre tutte queste condizioni interiori ed esteriori della Woolf ricavandone una biografia che non solo ne rispettasse la persona, ma ne rivelasse l’anima.
Il principio, originale, da cui parte la Fusini è il rispetto del pensiero della Woolf anche relativamente alla scrittura delle biografie che, pur occupandosene, la Woolf non amava molto perché parziale riassunto di una vita più profonda che molto spesso resta nascosta. La Fusini, invece, è riuscita a raccontare la grande scrittrice attraverso la scrittrice, quasi un assumere su di sé la sua voce narrante grazie all’impiego dei diari, delle lettere, dei libri nei quali la Woolf ha riposto effettivamente tutta sé stessa.
È noto, e nel testo della Fusini diventa evidente ed esplicito nei minimi particolari, quanto della vita della Woolf sia racchiusa nei suoi scritti, nei romanzi in particolare, che riprendono non solo le emozioni e i sentimenti provati dall’autrice, ma anche gli episodi che nella sua esistenza la hanno profondamente segnata.
Il risultato di questo lavoro meticoloso è un testo in cui, attraverso la ricostruzione della Fusini, è possibile ascoltare la voce della stessa Woolf che narra di sé dalla nascita fino alla lettera che preannuncia al marito Leonard la sua morte per suicidio, poi confermata dal ritrovamento del suo corpo.
Molto interessante è anche la cura che la Fusini mette nel descrivere e narrare anche della personalità delle persone che circondano la Woolf, la madre, il padre, i fratelli e fratellastri, la sorella, la amante, il marito, le conoscenze letterarie. Tutto questo contribuisce non solo a conoscere un po’ di più Virginia Woolf, ma a inserirla in un quadro storico, letterario e umano di grande espressione.
“Possiedo la mia anima. Il segreto di Virginia Woolf” (Feltrinelli, 2022) di Nadia Fusini è senz’altro un libro da leggere per chi voglia conoscere la Woolf non solo nella bografia della sua vita ma in quella della sua anima.