Ballate per galline vecchie, di Elisa Genghini, Iacobelli editore 2023, recensione di Daniela Domenici

donne musiciste, cantautrici, scrittrici che hanno fatto della musica l’imprescindibile colonna sonora della vita e qui ve la raccontano attraverso la forza della parola, del femminile e dell’universalità delle note”: la nuova collana della Iacobelli editore “musica di seta” esordisce con “Ballate per galline vecchie” di Elisa Genghini che regala carezze, sorrisi e tanto altro all’anima delle galline vecchie come la sottoscritta ma non solo a loro.

Elisa Genghini si definisce, con la straordinaria ironia che colora tutto il suo libro, “scrittrice per caso, cantautrice per masochismo e gallina vecchia per convinzione” e in quarta ci spiega perchè le piacciano proprio le galline “non sono belle, non sono particolarmente intelligenti, vivono tranquille insieme ad altre come loro e non gli serve un gallo per esistere, loro le uova le fanno lo stesso”: standing ovation!

Ognuno degli otto capitoli è corredato, alla fine, da una soundtrack davvero originale e mi ha emozionato in modo particolare l’ottavo e ultimo che intreccia le parole del racconto dell’autrice ai versi di una delle più belle canzoni di Faber “Verranno a chiederti del nostro amore”: splendido!

Concludo con un paragrafo, che mi trova in perfetta consonanza, tratto dalla prefazione di Ilaria Gaspari “quale e quanto coraggio c’è voluto…per arrivare a un autoritratto in cui i difetti…non sono nascosti ma nemmeno esposti in primo piano…le istantanee di un’educazione sentimentale rocambolesca, buffissima, tenera costruiscono l’autoritratto di una donna che è cresciuta malgrado tutte quelle emozioni strampalate o, forse, proprio grazie a loro”.

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