Sei metri di Adele Libero
A chi è abituato a respirare,
ad accendere il condizionatore,
potrà sembrare strano, inusuale,
che in sei in una cella noi si debba stare.
Abitiamo da mesi in una stanza,
larga all’incirca quanto un vostro bagno.
A tre, le nostre cuccette, sono a tre,
stipati come dentro una valigia.
Di notte non sai più respirare,
ti giri, ma lo spazio è insufficiente,
il sudore ti appiccica al lenzuolo,
la mente stanca, non capisce niente.
E’ vero, tutti noi abbiam sbagliato,
abbiamo avuto momenti di pazzia,
sappiamo che pagare è obbligatorio,
e non chiediamo di venire a casa tua.
Però questa è una tortura vera,
incastrando i destini della gente,
mortificando l’Uomo dentro al nulla
nessuno può restare indifferente.
In tanti ormai stiamo protestando,
da giorni, ma nessuno ha interesse,
lo spread, il caldo, la strage lontana,
neanche una riga su chi lotta invano.
Grazie alla stampa, ai poteri occulti,
a chi riesce sempre a stare zitto,
andiamo avanti, senza più lasciare,
ora lo sai anche tu, fatti sentire.
Grazie Adele
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Mi hai fatto venire i brividi!
Purtroppo è proprio così, persone che la società vuole dimenticare, senza contare che sono – appunto – Persone, che hanno comunque diritto ad ogni umana dignità!
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