Primo incontro di Adele Libero

Neppure un bacio

lanciammo all’autunno,

la nostra prima sera d’ottobre,

profumata di speranze.

Spigolosa io, timido tu,

eppure tra sorrisi e parole,

inaspettatamente,

nacque l’amore.

Stretti nel ballo,

in quel dancing deserto,

ci raccontammo tutto,

bastò qualche minuto.

E poi altri incontri

e le telefonate:

lunghe ore sdraiata

sul freddo pavimento del telefono.

Le passeggiate a piedi,

con l’aria marina a frantumare

piccole incomprensioni e liti,

sfumate nei baci.

La  prima casa al nord,

terroni da ammazzare,

ma tra le braccia tue

si cancellava la rabbia.

E ci sto ancora,

amore, nel caldo degli anni,

che parlano di noi,

allungando l’estate.