La leggenda di Pizzomunno di Adele Libero

pizzomunno

Se d’amor cerchi il simbolo più puro,
ti puoi recare invero nel Gargano.
A Vieste brilla, come bianco gigante,
monolite adagiato sulla sabbia.

A nessuno racconta la sua storia,
che solo pescatore ormai ricorda.
Un tempo egli amava sua Cristalda,
fanciulla bella dai capelli d’oro,

e lui in mar cercava la sua vita,
pur se ammaliato da mille sirene,
assurde belve, invidiose d’amore.
Ma lui restava a donna sua fedele.

Così sirene, alfin, sconfitte d’odio,
attirarono in mar bella Cristalda,
che, non nuotando, rimase nel fondo,
lasciando il suolo senza batter fiato.

A vista di destino così crudo,
il cuor di Pizzomunno fu gelato,
ed il suo corpo testé pietrificato,
(il mare pianse tutto triste e muto).

Da allor l’amore vive sol di sogni,
con sospiri che viaggiano nel mare,
con promessa d’amor dopo cent’anni,
in una sola notte di calore.

La leggenda di Pizzomunno e Cristalda

Una delle spiagge più caratteristiche di Vieste è la spiaggia di  Pizzomunno.

Il nome di questa spiaggia è legato all’ imponente monolite bianco che  si  impone alla vista dei visitatori emergendo dalle profondità del mare.

La leggenda di Pizzomunno, che gli abitanti di Vieste si tramandano sin  dall’antichità , ci narra l’appassionante storia d’ amore di due giovani  viestani: Pizzomunno e Cristalda.

Di elevata statura e aspetto affascinante, lui. Bellissima e con il  viso incorniciato da lunghi capelli biondi, lei.

I due giovani si amavano di un amore sincero e senza tempo. Pizzomunno  si recava ogni giorno sulla piccola spiaggia per andare in mare con la sua  barca.

Al largo, ammalianti sirene lo adoravano e intendevano sedurlo con i  loro canti. L’uomo, fedele alla sua Cristalda, rifiutò più volte di  divenire loro amante.

Le sirene, gelose ed indispettite, decisero di punire il giovane,  trascinando la sua amata Cristalda nelle profondità del mare, in modo da sottrarla  a lui per sempre.

Fu così che Pizzomunno fu pietrificato dal dolore e vide il suo corpo trasformarsi nel monolite che, ancora oggi, i visitatori di Vieste  possono ammirare dalla piccola spiaggia che ne porta il nome.

La leggenda vuole che i due giovani amanti si diano appuntamento allo  scadere dei cento anni per rivivere la loro passione nel breve tempo di una  notte.