Cose da salvare prima di innamorarsi di Daniela Grandi, recensione di Daniela Domenici
Perché bisogna salvare qualche cosa prima di innamorarsi?
Probabilmente perché, secondo l’autrice, l’innamoramento è un evento talmente catastrofico, devastante, quasi come un diluvio, un incendio o un naufragio che prima che accada bisogna salvare più cose possibile.
E già il titolo ci dà una prima idea dell’ironia amabilissima di cui è intriso questo secondo libro di Daniela Grandi, “Cose da salvare prima di innamorarsi”, una giornalista televisiva che vive a Roma ma che è originaria di Parma.
Ed è proprio Parma il cuore delle vicende che s’intrecciano in questa deliziosa storia giallo-rosa, una Parma che ho personalmente iniziato a conoscere con Bevilacqua e che qui raggiunge il suo massimo splendore: Daniela Grandi si percepisce profondamente, visceralmente, innegabilmente innamorata della sua città, dei suoi dintorni e delle sue tradizioni, dei suoi sapori e dei suoi abitanti, ce l’ha nel sangue e ne va fiera, questo suo amore trapela in ogni angolo della storia e commuove.
E a Parma “operano” i tanti personaggi di questa che potrebbe diventare (non so se lo sia già) la sceneggiatura di una sitcom televisiva; su tutte domina la protagonista, Amanda (un nome una garanzia, “da amare” in latino…), che inizialmente lavora in una piccola tv privata ma che viene poi “dirottata” verso la radio dove le vengono affidate alcune rubriche. Insieme a lei a sostenerla con la loro divertente complicità e il loro affetto incondizionato le sue cinque amiche del cuore, Gloria, Sole, Anna, Laura e Ilaria, le quali s’improvvisano goffe e imbranate detectives, in stile Charlie’s Angels, per scoprire, in questo giallo molto gastronomico e nostrano, dove e perché sia sparito un industriale molto noto.
Vi ho anticipato che è un giallo ma venato di rosa perché alle vicende poliziesche si intrecciano le storie d’amore, divertentissime, delle “magnifiche sei” ma, soprattutto, della protagonista, Amanda, che “divisa tra un amore lontano e un insistente corteggiatore” riesce, seppur con difficoltà e molti tentennamenti, a sostenere la situazione e a decidere chi sia, dei due, l’uomo adatto a lei.
Nonostante la mole, 349 pagine, il libro di Daniela Grandi vola via regalando sorrisi quasi in ogni pagina grazie anche a uno stile narrativo senza alcuna di quelle “manchevolezze” che, da correttrice di bozze ed editor, rilevo, purtroppo, alquanto spesso, in alcuni testi che vengono posti alla mia attenzione: complimenti di vero cuore, Daniela, per questo giallo-rosa… parmigiano, delizioso.
Cosa potrà mai voler salvare una donna, prima di innamorarsi? Mah, se è vero amore anche nulla, secondo me. Ma penso che dovrò scoprirlo leggendo il libro, come suggerito.
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brava Adele 🙂
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Già il titolo è accattivante…..bisogna leggere il libro, assolutamente!!!
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🙂
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