Le cose cambiano, recensione di Laura Forti

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Questo libro  è un progetto sull’omofobia da far conoscere anche nelle scuole (i responsabili del progetto italiano organizzano incontri con i ragazzi nelle classi). Visto l’alto tasso di ragazzi suicidi, è un progetto che merita davvero attenzione. Laura Forti.


“Le cose cambiano” è la frase che è stata scelta in Italia per trasporre un concetto che in inglese è  “it gets better”, andrà meglio. Ma “It gets better “prima di essere una frase o un motto, è un grande e coraggioso progetto contro l’omofobia nato negli Stati Uniti. …Indignato dagli episodi di bullismo e discriminazione che avvengono regolarmente a scuola o in famiglia, lo scrittore e attivista Dan Savage, aiutato dal marito Terry Miller, ha caricato su youtube un video rivolto agli adolescenti LGBT acronimo per Gay Lesbiche Bisessuali e Transgender, invitandoli a non avere paura, a non sentirsi soli, a pensare che le cose andranno meglio nel futuro e che la vita di una persona omosessuale può essere piena di felicità e di sostegno da parte degli altri. Il video, grazie anche all’interessamento del Presidente Obama, è diventato famosissimo e ha dato vita a un sito che ha raccolto in breve tempo migliaia di testimonianze di persone che raccontavano la loro esperienza. Da questo progetto appassionato è nato anche in Italia un libro “Le Cose cambiano” edito da Isbn Edizioni, che contiene un piccolo mondo di storie autobiografiche: ci sono racconti, fumetti, poesie, pagine scritte da autori, blogger, attivisti, politici omosessuali che fanno sentire la loro voce e il loro incoraggiamento: c’è Aldo Busi che parla della sua ammirazione per la famiglia di un bambino transgender, che permette al figlio minore di vestirsi da maschio o da femmina, senza reprimerne la libertà, c’è il giovane blogger Marcello Signore che parla dell’importanza del coraggio che ci vuole per essere sé stessi e per riuscire a chiedere aiuto agli altri, c’è Walter Siti che rivela che senza il suo coming out non sarebbe mai diventato scrittore ma ce ne sono tantissimi altri, noti e meno noti, dalla politica Anna Paola Concia a David Sedaris o allo stesso Obama. E tutti, con storie diverse, da esperienze diverse dicono agli adolescenti: adesso sembra tutto nero e triste ma domani credi, andrà meglio, ci sono persone che capiscono, che ti sapranno stare accanto e volerti bene. Non perdete speranza. Un messaggio sincero e importante, un libro sincero e importante: che lo leggano gli insegnanti, i presidi delle scuole, che ne parlino in classe leggendo anche ai ragazzi qualche pagina e qualche storia. A volta basta una parola, la condivisione con gli altri, un po’ di sostegno, per far sentire meno solo chi soffre, per non perdere la speranza del futuro.. Forse sarebbe bastato anche a Simone che, a ventun anni, si è gettato dal dodicesimo piano di un palazzo a Roma perché non ce la faceva più a sopportare insulti e derisioni. Per lui le cose purtroppo non sono cambiate ma per gli altri: coraggio, credeteci, siate voi stessi e tenete duro, domani andrà meglio!Visualizza altro

  • Daniela Domenici