“Nel mio mondo” di Keihra Palevi, recensione di Daniela Domenici
Un’amica mi ha suggerito di leggere questo ebook e ho accettato di farlo “a modio mio”, com’è ormai mia abitudine per qualunque autrice/autore: senza voler sapere niente di lei/lui e senza leggere prima le eventuali recensioni che può aver ricevuto. Non avevo mai dichiarato prima questo mio modo di procedere ormai da decenni ma sento l’esigenza di farlo ora perché mi hanno colpito le parole finali di Keihra, una sorta di postfazione alternativa, in cui chiede con sincera umiltà di scriverle qualunque cosa, nel bene e nel male, pensiamo della sua opera il cui sequel sarà disponibile alla fine di questo mese.
Ed ecco cosa penso sinceramente del tuo libro: dopo un inizio un po’ lento (che dura solo poche pagine) la vicenda da te immaginata prende il volo in modo vertiginoso e vola via con splendida scioltezza. Sei davvero brava a tenerci col fiato sospeso in questa storia che è fatta di due, quella di Miguel a Caracas e quella di Laureen a Venezia, che tu segui in parallelo con perfetti flashbacks sul passato, diverso ma egualmente doloroso, di entrambi senza mai cadute di stile nel patetico strappalacrime. Emergono due figure di persone che hanno lottato con grinta per salire gli scalini delle rispettive vite, che sono assetati di sentimenti veri ma che hanno paura di soffrire ancora; sono entrambi dotati di grande ironia e di un profondo rispetto per quelle persone che, pur non appartenendo al nucleo familiare, hanno saputo dare loro quell’amore che, in modi diversi, a tutti e due è venuto a mancare.
Ottimo l’escamotage dell’inserimento di brani musicali sia in inglese che in spagnolo, di poesie (il mio amato Neruda…) per arricchire ulteriormente la storia, scoppiettante e pertinente l’uso dei dialoghi con “inserti” in spagnolo e in veneziano, raffinate e mai volgari le scene d’amore tra i due protagonisti.
Come avrai capito, Keihra, ho divorato il tuo libro e non vedo l’ora di leggere il sequel anche se dall’anteprima che ne dai deduco che ci sarà da “soffrire” non poco insieme a Miguel e Laureen in attesa del meritato lieto fine.
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