La più antica libreria del mondo, da me tradotto e rielaborato
Il declino delle grandi catene di librerie e la nascita degli ebook e delle librerie digitali ha fatto sorgere molte speculazioni sull’imminente morte delle opere stampate e dei librai che le vendono.
Tuttavia le classiche librerie boutique come la Bertrand Bookstore a Lisbona in Portogallo non solo è rimasta aperta per centinaia di anni ma sta ora espandendo il suo mercato e la sua influenza.
Che cosa pone questi librai a parte rispetto le loro controparti con l’aria condizionata e illuminate brillantemente?
La risposta, in breve, è la storia.
La Bertrand Bookstore è stata aperta per 281 anni, è stata ed è il cuore della scena intellettuale di Lisbona da quasi tre secoli. Non solo ha riunito alcuni dei più grandi scrittori e artisti occidentali a Rua Garrett 73-75 ma la sua facciata entra nelle loro narrazioni storiche. Nello specifico l’originale Betrand Bookstore aprì le sue porte nel 1732 e fu poi distrutta dal terremoto che devastò la maggior parte della città; lo stesso terremoto che ispirò il celebre filosofo illuminista Voltaire a scrivere “Candide”.
Le grandi catene di librerie possono avere locali più ampi e in alcuni casi più ampie selezioni di libri ma manca loro il carattere e l’atemporalità dei librai storici.
I libri stessi diventano più pieni di significato quando si trovano in un luogo che ha aiutato a produrli e l’estetica dei negozi non convenzionale, sciupata dal tempo privilegia la curiosità sulla convenienza.
E c’è un senso di magico che viene dal sapere che se ti fossi trovata/o nello stesso luogo decenni prima avresti potuto scambiare un’occhiata con Voltaire.
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