Multedo: la sua storia
dopo che Multedo è purtroppo salita alla ribalta nazionale per l’episodio di xenofobia di pochi giorni fa
http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2017/10/20/ASIVfK9J-antirazzista_migranti_profughi.shtml
e dopo esserci stata l’altro ieri per vedere la partita di calcio che ho poi recensito mi è venuto il desiderio, nella mia inesauribile curiosità, di conoscere un po’ la storia di questa zona a ponente di Genova; ho trovato questa storia, dettagliata e molto interessante, di Multedo, sul sito dell’istituto comprensivo a due passi da casa mia, eccola:
Multedo, ridente e suggestiva località situata tra il verde dei monti e l’azzurro del mare, fu anticamente un promontorio avanzato sul mare, delimitato a ponente e a levante da due insenature nelle quali l’acqua penetrava per lungo tratto. In seguito questi due lembi di terra si allungarono e diedero spazio rispettivamente alle cittadine di Pegli e Sestri. L’allungamento del lido fu appunto causato anche dai detriti espulsi dai torrenti limitrofi durante il periodo delle inondazioni.
L’utilizzo del nome Multedo è antichissimo: si conosceva già in documenti che risalgono al 1100, nonché in un atto del 22 Agosto 1230. A volte poi il toponimo ricorreva con l’aggiunta de Pelio. In un documento emanato dal Doge della Repubblica di Genova nel 1228 si legge l’espressione “homines de Morteto”: questa notizia ci spinge a parlare dell’etimologia del nome Multedo. Due sostanzialmente sono le ipotesi più accreditate tra i linguisti. Secondo la prima interpretazione Multedo deriverebbe dal latino myrtetum, vale a dire “luogo ricco di mirti”, pianta che cresce spontanea e abbondante sulla costa ligure. Tale ipotesi è suffragata dal fatto che nell’antichità il Monte Oliveto era uno splendido bosco di mirti, come ricorda anche l’illustre poeta Federico Alizeri in alcuni dei suoi componimenti. Inoltre sulla cima del colle sarebbe anche esistito secondo gli studiosi una sorta di luciis, cioè di boschetto sacro dedicato alla Venere Mirtea.L’altra interpretazione invece propende per far derivare il nome di Multedo dalla espressione latina multae aedes, cioè “molte case”. Un’espressione che si accorda alla perfezione con chi ritiene che nel periodo più antico Multedo fosse più abitata anche della vicina Pegli. Ma, senza appoggiare né l’una né l’altra delle ipotesi formulate dagli studiosi, rimane comunque chiaro che entrambe le etimologie rimandano alla lingua latina e quindi al periodo dell’occupazione romana in Liguria.
Pare che i Romani avessero scelto questa località per istituirvi una statio o guarnigione militare per il controllo politico e commerciale dell’entroterra e del mare. La via Romana che ancor oggi è visibile e scorre parallela alla via provinciale e inoltre il ritrovamento di alcune anfore romane, rinvenute nel mare di Pegli verso la metà del Novecento, dimostrano come Roma tenesse in considerazione Multedo per i suoi ideali di conquista.
E’ probabile che prima del 1000 esistesse in Multedo una piccola chiesa dedicata ai Santi Nazario e Celso, dipendente dalla plebania di Prà; però il documento più antico che la nomina ha la data del 18 marzo 1210. Il 6 gennaio 1248 era già parrocchia retta da un prete Michele primo rettore. Nel 1516 venne iniziata dai Carmelitani la costruzione d’una nuova chiesa dedicata alla Natività di Maria SS. detta poi di Monteoliveto; nel 1552 si poteva dire ultimata. Ne furono insigni benefattori parecchi Lomellini. La vecchia chiesa divenne poi la sede della Confraternita; fu ampliata, restaurata e arricchita con le pitture di Lazzaro Tavarone.
Multedo ha avuto una storia tormentata dal punto di vista amministrativo. Assegnato in tempi diversi alla giurisdizione di Prà, Pegli e Sestri, ha sofferto di questa subalternità verso i quartieri vicini. In epoca medievale Multedo apparteneva alla pieve di Prà, nel tardo medioevo fu accorpata a Pegli e a Sestri alternativamente. Al tempo della Repubblica Aristocratica è soggetta al Capitanato di Sestri. Durante la Repubblica democratica passa al Mandamento di Voltri e, dopo una breve parentesi autonoma, sarà annessa nel 1875 al Comune di Pegli (Regio Decreto 11/8/1874 n°2169) che , nel 1926, entrerà a far parte della “Grande Genova”.
http://www.icsestri.gov.it/pvw/app/GEME0042/pvw_sito.php?sede_codice=GEME0042&page=100983
http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2017/10/19/ASKEMm8J-accoglienza_solidale_comitato.shtml
https://it.wikipedia.org/wiki/Multedo