Quelle BRAve ragazze, edizioni Leima, recensione di Daniela Domenici
Già il sottotitolo di questo libro ci dà la misura della leggerezza con cui viene trattata questa patologia: “racconti sul, del, intorno, sopra e sotto il tumore al seno”. È una commovente raccolta di racconti di lunghezza e stili diverse/i, di dieci autori e autrici che “ce ne parlano…tra verità e sogno, ferite urti e sorrisi. Piccole storie di superamento e fughe, di rabbia e di scoperte, di speranze progetti condivisioni azzardi. Confessate col corpo, sul corpo…” con le splendide, perfette parole di Elvira Seminara in quarta di copertina.
Alcune delle autrici hanno vissuto sulla propria pelle il tumore, sono “pazienti” come vengono definite nelle brevi biografie al termine di ogni racconto, altre ne parlano “da esterne” ma sempre con empatia straordinaria; e ci sono anche due autori che ci regalano due racconti molto particolari, il primo perché la protagonista è una persona trans MtF alla quale viene diagnosticato il tumore, il secondo perché ha voluto raccontare il tumore della sua compagna con un profluvio di parole divise solo da virgole e punti che colpiscono ancora di più per la loro brutale laconicità.
Grazie di vero cuore all’editore che ha dato voce a questa tematica attraverso i dieci racconti e ora vi dico chi sono le/gli autrici/ori nell’ordine in cui appaiono i loro racconti: Francesco Affronti, Valentina Borsella, Veronica Corpolongo, Armando Federici, Silvia Fenu, Nina Lorenzo, Roberta Mauri, Maria Rosa Previti e Samantha Terrasi.
Concludo con queste parole tratte dalla splendida prefazione di Adriana Cordova, professore ordinario di chirurgia plastica e ricostruttiva a Palermo: “le brave ragazze sono le guerriere, spesso con la testa rasata e bei foulard a coprirla, che ostentano una nuova bellezza e tanto coraggio…”: grazie, BRAve ragazze, per il vostro coraggio!