Le invisibili Signore della Musica, di Anna Rollando, Graphofeel edizioni, recensione di Daniela Domenici

Ho amato e recensito le sue due opere precedenti

https://danielaedintorni.com/2019/06/15/applaudire-con-i-piedi-di-anna-rollando-graphofeel-edizioni-recensione-di-daniela-domenici/

https://danielaedintorni.com/2020/02/18/applaudire-con-i-piedi-2-di-anna-rollando-graphofeel-edizioni-recensione-di-daniela-domenici/

ed è tornata a “trovarmi” la violista e formidabile scrittrice-divulgatrice Anna Rollando con il suo “Le invisibili Signore della Musica” che ho letto in un soffio e che mi ha lasciato tante diverse sonorità nel cuore anche perché l’argomento da lei trattato mi riguarda molto da vicino per vari motivi. In primis perché anche io ho provato, nel mio piccolo, umilmente, qualche anno fa, a parlare di compositrici nel mio “Note di donne” senza però lo straordinario background di Rollando, naturalmente. Poi perché sono cresciuta con la musica classica e per questo ho dedicato un angolo del mio sito a “donne e musica”. E infine poiché Rollando nel primo capitolo parla di prime donne in vari campi c’è stata un’ulteriore consonanza con lei in quanto anche io tratto le molte “prime donne in ogni campo” sempre nel mio sito e sono coautrice di “Le Mille”, mille prime donne.

E ora qualche parola su questo splendido saggio con il quale l’autrice rende omaggio ad alcune straordinarie musiciste, sia italiane che straniere, con il suo sempre perfetto stile narrativo, ricco e fluido, a cui tributo, ancora una volta, un caloroso applauso. Rollando ha suddiviso il suo libro in vari capitoli , dalle trobairitz alle monache come Hildegarda di Bingen, dalle “fanciulle in fiore” come Barbara Strozzi e Antonia Bembo alle “putte” di Venezia come la violinista Maddalena Sirmen; e infine due capitoli particolarmente emblematici, il primo dal titolo “figlie, sorelle, mogli di…” in cui parla di Nannerl Mozart, Fanny Mendelssohn, Clara Wieck Schumann e Giuseppina Strepponi Verdi e l’altro “donne nuove per tempi nuovi” dedicato a Ethel Smyth, Florence Price e Germaine Tailleferre: splendidi!!!

Concludo con una riflessione di Rollando tratta dalle ultime pagine “credo che oggi noi, donne di ogni età, dobbiamo continuare a ringraziare tutte coloro che, ieri, ci hanno aperto la strada; per questo non dobbiamo smettere di impegnarci perché la storia sia, ancora e per sempre, fatta da uomini e donne, insieme”.