Un prezioso francobollo rosso, di Auguste Groner, traduzione dal tedesco di Fiorenza Doni, edizioni Le Assassine, recensione di Daniela Domenici
La collana “Vintage” della casa editrice Le Assassine ci fa scoprire sempre nuove gialliste del passato; con “Un prezioso francobollo rosso”, del 1910, perfettamente tradotto dal tedesco da Fiorenza Doni, conosciamo Auguste Groner, un’autrice austriaca nata nel 1850 e morta nel 1929, che inizialmente scrisse feuilleton e libri per ragazzi/e, poi dal 1890 si dedicò a racconti e romanzi gialli che in ambito tedesco le dettero una popolarità superiore a Conan Doyle grazie all’invenzione del primo detective seriale della letteratura tedesca: Joseph Mueller della imperiale polizia asburgica.
L’elemento che più caratterizza questo detective, e che più ce lo fa amare, è la sua straordinaria umanità, il suo voler capire, in primis, la psicologia dei/lle protagonisti/e, le motivazioni che li/e inducono a comportarsi in un certo modo, senza pregiudizi o prevenzioni, osservandone ogni più piccolo gesto prima di arrivare a scoprire chi sia stato/a a uccidere, in questa storia, Therese Schubert, un’anziana signora; e un piccolo e prezioso francobollo rosso aiuterà Mueller ad arrivare alla soluzione.
L’autrice costruisce una trama ricca di personaggi/e, tutti/e, in qualche modo, collegati/e tra di loro, e ne segue le vicende in parallelo, da Otto a Fritz, da Simonetta ad Anna, dal dottor Malten a von Eck, con una scrittura dall’andamento lento che ci porta da Vienna a Graz, da Trieste a Pachern, i luoghi in cui si dipana la storia: formidabile Auguste!!!