Streuse – strane e straniere in Sicilia, di Marinella Fiume, Iacobelli editore 2023, recensione di Daniela Domenici

L’ultima recensione che ho scritto per Marinella Fiume risale al 2020 per il suo “Le ciociare di Capizzi” sempre edito da Iacobelli. E’ tornata a “trovarmi” con la sua opera più recente “Streuse”, una splendida, appassionata e dettagliata raccolta di donne “streuse”, aggettivo che significa” strane” in lingua siciliana ma il cui significato Fiume amplia per coinvolgere anche alcune donne straniere che hanno vissuto in Sicilia.

Sono trentadue i capitoli di questa antologia di donne iniziando dalle sirene e dalle matriarche fino ad arrivare a Nerina Chiarenza e Chiara Vigo, ambedue ancora viventi, la prima l’unica pittrice di carretti siciliani e l’altra creatrice di capolavori con il bisso.

Lo straordinario amore dell’autrice per la mitologia unita alla sua multiforme e ricca curiosità intellettuale rendono questo libro un piccolo gioiello perché la damnatio memoriae non dimentichi almeno le tante donne “streuse” scelte e splendidamente descritte da Marinella Fiume, scrittrice, ex docente ed ex Sindaca di Fiumefreddo per due mandati.

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